Lazio, asseDIAto il Bentegodi: contro il Verona la prima vittoria del 2025
La Lazio conquista la prima vittoria del 2025. A Verona la squadra di Marco Baroni dà il via alla tanto attesa reazione a un momento complicato, che prima del successo di questa sera la aveva vista ottenere cinque punti in cinque partita. Nel contesto del Bentegodi, però, la Lazio torna a fare la Lazio, per atteggiamento e gioco: trovando dopo pochi minuti il gol del vantaggio con Gigot e raddoppiando al 20' grazie a un Dia in forma smagliante, lo stesso che nel secondo tempo rinuncia alla doppietta per servire a Zaccagni l'occasione di timbrare il gol dell'ex.
FORMAZIONE - Tornano Gila, Castellanos e Zaccagni dalla squalifica scontata contro il Como e Marco Baroni rivoluziona la formazione rispetto alla sfida dell'Olimpico contro i lariani. Il tecnico biancoceleste ripropone il 4-2-3-1, cambia 5 giocatori e sceglie di schierare dal primo minuto Elseid Hysaj, al posto di Adam Marusic che finisce in panchina. Tra le riserve anche il nome di Alessio Romagnoli, che paga la conferma di Samuel Gigot, al fianco di Mario Gila, con Tavares che si riprende la maglia da titolare. A centrocampo il duo Rovella-Guendouzi è insostituibile, mentre torna in panchina Dele-Bashiru che fa spazio a Mattia Zaccagni. Dia si risposta sulla trequarti, dietro a Castellanos, Isaksen, tra i pochi confermati, si muoverà sull'out di destra.
PRIMO TEMPO - Pronti, partenza e via: si chiedeva un cambio di atteggiamento alla Lazio e la risposta è delle migliori. Dalla bandierina parte Zaccagni, crossa in mezzo e trova al centro dell'area Samuel Gigot che stacca e mette in rete il gol dell'1-0. La reazione dell'Hellas Verona, però, è immediata. Tengsted, a tu per tu con Provedel, non riesce a trovare il pareggio per un intervento puntuale del portiere biancoceleste. Al 17' è il Taty a farsi rivedere dalle parti di Montipò, tentando una conclusione di interno destro da fuori area che, però, si spegne lentamente sul fondo. Un segnale prima del raddoppio firmato Boulaye Dia. L'attaccante senegalese, servito in profondità da Guendouzi, si infila con il pallone nello spazio apertogli da Isaksen e infila in porta la seconda rete consecutiva. Al 32' è ancora Castellanos a provarci, sfruttando un'uscita sbagliata dell'Hellas Verona, il Taty calcia al volo, ma la sua conclusione da ottima posizione si spegne sul fondo. La Lazio crea e si diverte, costruendo azioni continue come quella al 35' di Isaksen, che tenta dal limite dell'area tenta una conclusione sul primo palo impegnando Montipò, sul calcio d'angolo conseguente è Guendouzi che, di testa, impegna ancora una volta il portiere scaligero. Al 40' l'Hellas Verona dà vita alla sua reazione. Prima si fa rivedere dalle parti di Provedel che, con un destro dal limite dell'area, sfiora il palo spaventando i biancocelesti e un minuto dopo, impegnando il portiere della Lazio con Tengsted che ribatte un cross da centro area. L'apice viene raggiunto al 43', con Serdar che sfugge da Gila e di testa manda il pallone sulla parte alta della traversa.
SECONDO TEMPO - La seconda frazione si riapre con due duri interventi dell'Hellas Verona che fermano delle ripartenze della Lazio, portando alle ammonizioni di Coppola e Bradaric. A creare la prima occasione, però, sono proprio gli scaligeri con Duda che prova una conclusione dall'esterno, impegnando Provedel. Al 58' arriva il suicidio sportivo dell'Hellas Verona. Tchatchoua regala palla a Dia che arrivato in area davanti a Montipò, sceglie la strada dell'assist appoggiando a rimorchio per Zaccagni che stoppa dai quindici metri e calcia sul primo palo insaccando in rete, aiutato anche dalla deviazione di Ghilardi. Passano 6' e la Lazio sfiora anche il poker. Il solito treno, Nuno Tavares, parte sulla sinsitra, mette un cross al bacio per Castellanos che, complice anche l'intervento di Ghilardi, spedisce sul fondo da ottima posizione. I primi tre cambi di Baroni arrivano al 66', con il tecnico che richiama Gigot, Zaccagni e Isaksen, per mandare in campo Dele-Bashiru, Pedro e Romagnoli, optando per il 4-3-3 e schierando Dia alla sinistra di Castellanos. Al 73' è Tavares, invece, a tornare in panchina per far spazio a Pellegrini, con Baroni che va su tutte le furie per l'inutile perdita di tempo nell'uscita che costa al portoghese l'ammonizione. L'Hellas Verona si fa rivedere nell'area laziale al 73', con il solito Provedel attento sulla conclusione di Bradaric. L'ultimo cambio di Marco Baroni si chiama Nicolò Rovella che lascia il posto a Gaetano Castrovilli. Se per il Verona il risultato è già da incubo, al 90' si fa buio pesto. Qualche secondo prima della segnalazione dei quattro minuti di recupero, Duda interviene in ritardo su Pellegrini, incassando il secondo cartellino giallo e lasciando gli scaligeri in dieci.