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Serie C: altro giro, altro caos. Calendari completamente da rifare

di Francesco Mattogno

Sembra proprio che la pace non alberghi nelle categorie minori del calcio italiano. L'annata a dir poco travagliata – tra tribunali, sentenze, ripescaggi, retrocessioni, fallimenti – della Serie B ha fatto il paio, come ormai pare tradizione, con la solita stagione pazza della Serie C. Neanche a dirlo, anche quest'anno la Lega Pro ricomincia da dove aveva lasciato. Eppure tutto era stato organizzato come da manuale: tre gironi da 20 squadre, calendari già stilati e confezionati e campionato pronto a partite. A far saltare il banco ci ha pensato ancora una volta un tribunale. Il Collegio di Garanzia del Coni ha accolto la richiesta dell'Audace Cerignola (inizialmente escluso dai professionisti per il manto erboso inadeguato del proprio stadio) di fatto riammettendola in Serie C, che ora passa da 60 a 61 squadre. Il risultato è l'invalidazione dei calendari sorteggiati prima della sentenza, anche se non tutto è ancora detto. La FIGC e la Lega Pro si rivolgeranno al Tar del Lazio per sospendere il provvedimento del Coni fino a settembre, evitando così di dover mettere mano nuovamente ai calendari. Un caos disorganizzato, che coinvolge anche i ripescaggi di Bisceglie e Paganese, ora di nuovo in bilico. Bentornata Serie C.

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