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Europei Under 21, Italia e Spagna si sfidano in una finale anticipata

di Lalaziosiamonoi Redazione
Fonte: Alessandro Menghi - Lalaziosiamonoi.it

Per capire quanto si è forti, bisogna confrontarsi con i migliori. E adesso sembrano proprio loro i più forti: gli spagnoli. La partita più bella che potessimo augurarci è arrivata e anche se non sarà finale, il gusto di guardarla e godersela rimane invariato. Italia-Spagna è da attendere e gustare, ma prima ancora da studiare e immaginare: sarà una semifinale bellissima. Da una parte gli azzurrini di Di Biagio, eroi usciti vincitori dal tiratissimo match contro la Germania, dall'altra le Furie Rosse, dove il sostantivo “furie” calza proprio a pennello. La Danimarca, vittoriosa sulla Repubblica Ceca, ha dato un grande aiuto ma il grosso l'ha fatto l'Italia con le sue mani. Anzi, coi piedi. Si è presa il pass per le semifinali e si è meritata il confronto con la favorita Spagna. A dire il vero anche i ragazzi di Di Biagio erano i favoriti o almeno così ci facevano credere all'inizio. Ecco allora che la sfida assume un fascino particolare e non solo perché siamo di fronte a un classico della storia del calcio come Italia-Spagna, ma perché in campo ci sono talenti affermati e stelle emergenti: sarà un incontro fenomenale.

SPAGNA STELLARE – Un consiglio agli azzurri: non fatevi impressionare. Facile a dirsi, più difficile da credere guardando la rosa della Rojita. La Spagna fa davvero paura, dispone di un attacco formidabile e di un centrocampo dinamico e tecnico. In difesa ogni tanto concedono qualcosa, ma anche lì il discorso non cambia viste le qualità degli interpreti. Il gioco espresso è quello che conosciamo già: tanto possesso con un'ottima circolazione del pallone in attesa del varco giusto per servire il tridente. E che tridente. Asensio, Sandro Ramirez e Deulofeu sono dei veri fenomeni, difficili da tenere buoni. Il talento del Real Madrid si è già fatto notare per la sua incredibile classe: un mancino divino che sa inventare e improvvisare. Sandro, nell'ultima Liga con il Malaga, ha segnato 14 gol e fornito 5 assist mentre Deulofeu, rapido e amante del dribbling, lo conosciamo per la sua esperienza al Milan. Ma non sono le uniche stelle che brillano nella Spagna del ct Celades. La mediana sprizza qualità ovunque: Saul (dell'Atlletico Madrid), Llorente (Real Madrid) e Denis Suarez (Barcellona) farebbero le fortune di chiunque. E la difesa è quella del futuro, con Bellerin (terzino dell'Arsenal) il nome più altisonante. Fanno paura, ma l'Italia può farcela.

COME BATTERLI – Anche l'Italia non scherza. La partita con la Germania ha messo in mostra una squadra più combattiva, che quando deve giocarsi il tutto per tutto esce fuori dando assaggio delle proprie caratteristiche. Contro i tedeschi, Di Biagio ha optato per un attacco “leggero” tenendo fuori Petagna. E perché non riprovare? Affrontare la Spagna con le stesse armi degli spagnoli potrebbe essere una mossa vincente. Anche se Berardi non ci sarà (squalificato), Chiesa e Bernardeschi sarebbero l'ideale per non dare punti di riferimento. Aspettarli, senza schiacciarsi e subire troppo, e ripartire con velocità: questo potrebbe essere il copione della gara. D'altronde dietro l'Italia può fare affidamento su una difesa sicura. Il ritorno di Caldara dal primo minuto contro la Germania, in coppia con Rugani, ha dato solidità al reparto, anche se la presenza dell'atalantino dal primo minuto non è così scontata. In ogni caso, l'idea resta la stessa: difesa rocciosa ed attacco cinico, eccole le armi degli azzurri. La Spagna deve preoccuparsi.

LE SCELTE DEL CT, CATALDI SCALPITA – Di Biagio si affiderà ai migliori, non cambierà nulla rispetto alla sfida con i tedeschi se non per rimpiazzare gli squalificati Conti e Berardi e il possibile forfait di Caldara. Con tutta probabilità Danilo Cataldi rimarrà fuori dai titolari, magari per entrare a partita in corso. Nella gara contro la Repubblica Ceca Di Biagio gli aveva affidato il centrocampo, ma il laziale non si era espresso come sa pagando anche la cattiva giornata di tutta la Nazionale. Rimane negli occhi solo il bellissimo lancio a pescare Berardi sul filo del fuorigioco, poi sfruttato al meglio dall'attaccante del Sassuolo. Un assist che però non farà cambiare idea al ct azzurro, convinto a optare per Gagliardini e Pellegrini in quella zona di campo.


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