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Zauri: “La Lazio ha tante scelte, ma deve trovare la quadra. Immobile...”

di Lalaziosiamonoi Redazione
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Intervistato da Francesco Scarcelli a RadioRomaSound 90FM, l'ex calciatore della Lazio, oggi allenatore, Luciano Zauri ha detto la sua riguardo ad alcuni temi caldi nel mondo biancoceleste. Queste le sue parole.

Guarderai Lazio-Atalanta?
"Sicuramente la guarderò da casa e per me sarà un tuffo al cuore".

Hai avuto modo di studiare Sarri e di rubargli qualcosa?
"Sì assolutamente ma non da quando è alla Lazio ma da molto prima. Il Sarri che io con il mio staff ho ammirato e studiato e sicuramente quello di Napoli che era una squadra stellare".

Il tuo inglese a che punto è?
"Ho appena iniziato il secondo corso, miglioro e sicuramente l’impegno non manca".

E che ne pensi dell’Atalanta attesa domenica all’Olimpico?
"Poche volte l’ho vista andare piano e non credo che il giorno in meno di riposo possa fare troppa differenza".

Che Lazio hai visto mercoledì?
"La vittoria sicuramente pesa sulla prestazione, forse il Celtic ha fatto la Lazio giocando con molto fraseggi veloci ma non ha ucciso i biancocelesti che meritatamente secondo me hanno portato a casa i 3 punto che sono la cosa più importante. Una Lazio buona nel complesso ma non sono risolti i problemi".

Perché siamo sempre un po’ timidi?
"Probabilmente non ha trovato ancora la sua quadra, in mezzo al campo ci sono stati molti cambi e dietro sta cercando di ritrovare sicurezza con Patric e Marusic e Hisay a sinistra. Si cambia continuamente perché Sarri ancora non ha trovato la sua quadra".

I cambi ti sono piaciuti?
"Le alternative la Lazio ce l’ha e bisogna sfruttarle tutte. Ieri chi è entrato ha fatto bene ed è solo positiva una concorrenza per la maglia da titolare. Deve giocare chi sta meglio e non è una vergogna fare i cambi. Giocando ogni 3 giorni è sacrosante ruotare".

Parere su Kamada e Felipe Anderson?
"Ogni calciatore ha la sua posizione ideale ma cambiare di 10m non svolta una situazione quindi che sia a destra o a sinistra deve fare di più. Oggi è impensabile che un giocatore abbia il posto assicurato e Felipe è tra questi, le alternative ci sono e va bene così".

Manca un leader?
"Io credo in più nei leader tecnici che nelle bandiere vecchio stampo nel calcio moderno. Sono arrivate molte alternative ma soprattutto a centrocampo ma manca un giocatore che si va a prendere i palloni nei momenti difficili".

Quando sei arrivato alla Lazio avevi tanta concorrenza, come si lotta per un posto da titolare?
"Quando sono arrivato alla Lazio ho appreso dai più forti rubando con gli occhi lavorando in silenzio con tanta abdicazione. Ogni allenamento era un’occasione per mettermi in mostra e anche per migliorare ovviamente".

Come vedi Lazio-Atalanta?
"Le vittorie in Europa danno tanto dal punto di vista emotivo e levano però altrettante energie. Si è speso tanto quindi ricaricare le batterie e magari fare qualche cambio di formazione, la forza di questa squadra deve essere spalmata su 13-14 giocatori".

A centrocampo chi schiereresti?
"Le alternative mi piacciono tutte. Io metterei Vecino, Guendouzi e Luis Alberto centrocampo sicuramente propositivo che corre molto dietro ai nerazzurri. Rovella e Cataldi mi piacciono come play ma preferisco Vecino".

Ciro o Castellanos?
"Credo che Immobile debba giocare. È il capitano e può fare ancora la differenza ma Castellanos resta un’ottima alternativa".


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