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Zaccheroni, l'ex Lazio racconta: "Ho rischiato la vita, sono vivo per miracolo"

di Jessica Reatini

Il peggio per fortuna è alle spalle ma l'ex allenatore, tra le altre anche della Lazio, Alberto Zaccheroni non potrà mai dimenticare quell'incidente che gli ha cambiato per sempre la vita. Il tecnico ha rilasciato una lunga intervista sulle pagine de il Corriere della Sera in cui ha parlato di quanto accaduto: "Sono vivo per miracolo, ma del mese in terapia intensiva non ricordo nulla. Mi ha trovato mia moglie Fulvia accasciato a terra, in fondo alle scale. Sono ruzzolato per 8-10 gradini e lei dice che ero in un lago di sangue, con la testa aperta e un occhio fuori dall'orbita. Era necessario l'intervento per ridurre l'emorragia. Ho una grossa cicatrice sulla testa a ricordarmelo. Mi avevano intubato, avevo il sondino".

"Ho rischiato la vita, non giriamoci attorno. La botta è stata tremenda, il grande sollievo è non aver riportato danni cerebrali. Ho perso due diottrie dall'occhio, il male minore considerando il danno iniziale. Sono senza patente perché prima di riottenerla dovrò sostenere dei test e ho qualche deficit di memoria a breve. Se prima camminare era un hobby, adesso è diventa una necessità. Ieri ho fatto 10 chilometri, mi sto impegnando a recuperare tono muscolare". 


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