Ventura: "Io a un passo dalla Lazio. Ho rifiutato perché..."
Intervenuto ai microfoni di Radio Laziale l'ex c.t azzurro Giampiero Ventura ha parlato di Lazio e non solo, alludendo anche al suo avvicinamento alla squadra biancoceleste che poi non si è concretizzato. Ecco le sue parole: "In passato sono stato a un passo dalla Lazio, ma ho rifiutato per allenare la Nazionale. Quello è stato forse l'errore più grande della mia vita calcistica, però in quel momento era difficile rifiutare una proposta del genere. Avrei allenato giocatori come Immobile, Keita Balde e Felipe Anderson. Lì si che avrei potuto fare il mio consueto 4-2-4. Avrei dovuto avere il coraggio di declinare la proposta azzurra".
BARONI - "Dopo un bel po' di gavetta ha finalmente una grande occasione. A Lecce, ma soprattutto a Verona ha fatto due autentici miracoli. A Gennaio gli hanno venduto mezza squadra, ma ha continuato a lavorare duro, riuscendo a salvare una piazza intera. A Roma arriva nella stagione degli addi, ma ha comunque tutte le carte in regola per fare bene. Io sono uno dei pochi "simpatizzanti" di Lotito, perché in un modo o nell'altro riesce sempre a costruire rose competitive e Baroni potrebbe beneficiarne".
THIAGO MOTTA - "A Torino ha cominciato un'autentica rivoluzione e spero che la sua missione possa andare a buon fine. La società ha costruito una squadra competitiva, ma ci vuole tempo perché l'allenatore possa trasmettere idee e adrenalina, bisogna dargli fiducia. La Juve fa parte di quelle squadre che si sono migliorate, a differenza di altre come Bologna e Fiorentina che secondo me hanno avuto un calo".
ITALIA - "L'Europeo è stato troppo brutto per essere vero. Ora abbiamo finalmente ritrovato pedine importanti come Sandro Tonali e soprattutto Spalletti ha capito che deve mettere meno pressione psicologica ai ragazzi. Sembrerebbe anche aver optato per una linea di pressione più bassa, per arginare corazzate di un certo calibro; spero che i miglioramenti visti con la Francia non si fermino qui".
Pubblicato il 13/09 alle 12.30