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Tragedia Rigopiano, Matrone intravede la luce: “Il miglior regalo per me e mia figlia”

di Martina Barnabei

Finalmente, dopo sei anni dalla tragedia del Rigopiano, la giustizia sta facendo il suo corso e forse anche il suo dovere. È presto per dirlo ancora, ma un “piccolo” passo in avanti è stato compiuto. Intravede la luce Giampaolo Matrone, unica vittima superstite di quel pomeriggio che ha per sempre cambiato la sua vita portandogli via la moglie Valentina. La bella notizia arriva direttamente dalle aule del Tribunale di Pescara, dove oggi si è svolta l’udienza in cui sono state formalizzate le richieste di condanna della Procura, che superano i 150 anni complessivi, e l’arringa finale dell’avvocato Piccoli, legale del pasticciere di Monterotondo. Queste le prime parole di Giampaolo appena uscito dal Tribunale: “Giovedì per me è stata una grande giornata, io e Gaia abbiamo ricevuto uno splendido regalo di compleanno. Su Rigopiano mi sono emozionato due volte: quando sono usciti i nomi degli indagati e adesso, alle richieste di condanna. Ed è un’emozione che solo io posso provare”. Un desiderio esaudito proprio a ridosso del compleanno della piccola Gaia, la figlia, altra vittima della vicenda. Il percorso però non finisce qui, è ancora lungo e impegnativo perché ci sarà un’altra udienza che il giudice ha fissato al prossimo 17 febbraio. In questa occasione sarà dato il verdetto finale.


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