Sampdoria, Giampaolo: "La Lazio è da quarto posto, mi aspetto una squadra molto forte"
Alla vigilia di Sampdoria - Lazio il tecnico Giampaolo ha presentato il match in conferenza stampa. Ecco le sue dichiarazioni: "Mi aspetto una Lazio molto forte. Ritengo che possano arrivare nelle prime quattro. Penso che abbiano valori importanti, è vero che mancheranno due pezzi da novanta come Milinkovic e Luis Alberto, ma hanno fisicità, esperienza e qualità. Sarà una partita durissima. Le ultime sono tutte difficili, dipende molto dallo spirito e dalla volontà di fare una grande prestazione. Il risultato sarà quel che sarà. La squadra deve raschiare il fondo del barile, dare tutto. Deve mantenere alto il profilo, l’onore di quello che ha saputo fare fino ad oggi. È l’ultima partita utile, quindi va giocata con grande senso di responsabilità".
OBIETTIVI - "L’ambizione della Sampdoria deve essere avvicinarsi alle squadre che stanno più in alto in classifica e capire come poterlo fare. Se la Sampdoria arrivasse settima sarebbe un ottimo campionato. Altrimenti avremmo qualcosa su cui riflettere. Volontà e capacità sono due cose diverse. Il salto di qualità dipende da tutti: dall’allenatore, dai giocatori, dal club. Non dipende dai tifosi perché loro ci stanno sempre. Non è una questione di carattere e nemmeno di attributi, ma di qualità. Queste cinque partite mi chiariranno le idee. Io non ho nulla da recriminare alla squadra, ma voglio spronarla a fare bene. Non dobbiamo rassegnarci a fare un campionato da ottavo, dodicesimo posto. Io non posso fare più quel tipo di campionato lì".
LA SQUADRA - "Se affrontassimo le ultime cinque con le infradito saremmo punto e a capo. Si lavora per fare qualcosa di straordinario, se ci togliete questo restano solo numeri. La squadra deve dare il massimo per ripartire in vista della prossima stagione con la considerazione di quello che si può diventare. Per la partita di domani sono tutti convocati tranne Andersen, perché è indisponibile".
FORMAZIONE - "Non ho ancora deciso chi sostituirà Andersen. Ho diversi dubbi, sono in alto mare con la formazione, cercherò di mettere assieme due calciatori che si completano su tanti punti di vista, tecnico, tattico e strategico. Sono necessarie alcune riflessioni. Audero? Ci ha messo la faccia dopo la partita, è tranquillo e ha personalità. Quel tipo di errore fa parte delle cose su cui bisogna lavorare. Ci ha fatto vincere tante partite. Ha fatto tanti errori in una sola occasione, meglio così che pochi errori in tante partite. È un ragazzo giovane che crescerà anche tramite gli sbagli. Murru? Ha fatto grandi miglioramenti ed è diverso da come è arrivato. È merito suo. È migliorato nel lavoro e nell’approccio allo stesso. Entrambi si sono meritati la convocazione in nazionale.
L'EUROPA - "La sconfitta di Bologna ha rallentato fortemente la corsa all’Europa. Quando perdi punti e le altre vincono, anche parzialmente, ti metti nella condizione di non poter sbagliare mai. Ci manca sempre quell’uno per fare trentuno. Non è detto che quell’uno sia riconducibile ai valori della squadra, va colmato col lavoro e la programmazione altrimenti non ce la fai mai".
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