Roma, Gasperini ci crede: le parole su scudetto e tifosi
Nell’intervento al Tg1, Gian Piero Gasperini ha provato a mantenere la compostezza di chi sta guidando una squadra prima in classifica, ma il tono tradiva la consapevolezza di un equilibrio ancora fragile. La Roma è lì, davanti a tutti, ma non è certo una dominatrice: semmai una capolista che sfrutta il momento. Anche il tecnico sembra voler tenere basso il profilo, ricordando che “abbiamo fatto un ottimo lavoro all’inizio della stagione e adesso stiamo raccogliendo dei buoni frutti”. Una frase che suona più come un invito alla prudenza che un’autentica dichiarazione di forza. Perché quando sei in cima, il vento cambia in fretta.
Lo Scudetto? Una risposta che sembra già un paracadute. Alla domanda sullo Scudetto, Gasperini sfodera il sorriso di chi ha capito che conviene giocare d’anticipo, evitare voli pindarici e preparare il terreno: “Di sognare sono liberi tutti quanti, speriamo che il risveglio sia positivo”. Tradotto: se va bene, l’avevo detto; se va male, avevo avvisato. Una risposta che ha il sapore della strategia più che della convinzione. Le reazioni sui principali media lo confermano: la Roma sogna, ma il sogno è ancora più dei tifosi che del tecnico. E nella Capitale, lo sappiamo, il confine tra entusiasmo e illusione dura quanto un tramonto.
Il rapporto con i tifosi: realismo o paracadute emotivo? Quando si parla dei tifosi, Gasperini alza un piccolo muro, scegliendo un approccio meno romantico e più pratico: “Col tempo ci si conquista l’uno con l’altro… Non è una cosa che si può ottenere baciando la maglia o andando sotto la curva”. Una frase condivisibile, certo, ma che suona anche come una presa di distanza preventiva. È come se il tecnico, consapevole dell’umore mutevole della piazza giallorossa, preferisse cautelarsi. A Roma, dove bastano due vittorie per diventare un condottiero e due pareggi per diventare un problema, la sincerità spesso è un’arma a doppio taglio.
Una Roma che vola… o una Roma che traballa bene? Il servizio del Tg1 restituisce l’immagine di una squadra che guarda tutti dall’alto, ma senza quella solidità che nelle vere contender si percepisce anche a distanza. Gasperini chiama all’equilibrio, forse perché sa che le prossime settimane diranno molto più della classifica attuale. Il tecnico cerca continuità, chiede tempo, chiede calma. Ma la Roma resta una squadra che deve ancora dimostrare di poter reggere un’intera corsa scudetto senza cedimenti emotivi. E nel frattempo Gasperini prova a navigare tra ambizioni, aspettative e una piazza che sogna da sempre. Troppo, forse.
© Articolo redatto da Lalaziosiamonoi.it. La riproduzione, anche parziale, dell’articolo senza citazione è vietata. I trasgressori saranno perseguibili a norma di legge.