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RIVIVI IL LIVE - Pioli: "Una botta forte, ma non mi dimetto. Sarebbe troppo semplice andare via"

di Andrea Centogambe
Fonte: Lalaziosiamonoi.it

ROMA - Un'umiliazione, una disfatta totale. La Lazio dice addio all'Europa League nella maniera peggiore, perdendo 3-0 allo Stadio Olimpico contro lo Sparta Praga. Nel post-partita il coach dei biancocelesti Stefano Pioli si è presentato in conferenza stampa per commentare la sconfitta dei suoi. 

Che spiegazione dà a questa sconfitta?

“C'è molta delusione, è giusto che sia così. La nostra è stata un prestazione deludente, con troppi errori. Una partita non si può decidere in 12 minuti. Abbiamo sbagliato l'approccio, conoscevamo le difficoltà della gara, serviva più attenzione. Quando sbagli tanto lo paghi in questi palcoscenici, poi diventa dura. Nel primo tempo abbiamo creato tanto, potevamo rimettere in piedi la partita ma non abbiamo concretizzato le occasioni che ci sono capitate. C'è grande deusione, è stata una gara negativa. Questa è una botta forte, che interrompe la corsa in Europa dove eravamo stati più bravi e attenti rispetto al campionato”.

Ha pensato alle dimissioni?

“Sarebbe facile andare a casa, adesso è il momento di metterci la faccia. La squadra e le scelte le faccio io, sono il primo responsabile, mancano ancora tante partite alla fine del campionato, ci mancherebbe che andassi a casa ora". 

L'approccio è stato troppo molle?

“Abbiamo lavorato sulla testa, sulle posizioni in campo, l'approccio è il nostro tallone d'Achille. È difficile reagire sempre, poi più si pensa a certe cose e più si ripetono. Dobbiamo migliorare, è importante cominciare bene la partita ma non determinante ai fini del risultato finale. Noi dobbiamo riuscire a restare in partita per 90'. Abbiamo dei numeri strani, la scorsa stagione prendevamo gol nei primi 15 minuti del secondo tempo, quest'anno nel primo. Sappiamo quanto sarebbe importante andare sopra, lo sa anche la squadra. Oggi c'era un campo una squadra tra le più mature che potessi schierare".

Si è detto spesso che la squadra ha dei grandi valori, ma è davvero così?

“Ho detto che bisognava andare avanti in Europa League per far sì che la stagione diventasse positiva. Aver perso così nettamente è una situazione negativa. La Lazio ha buoni valori, stasera poteva fare meglio, credo potesse eliminare lo Sparta che è un buon avversario e che era imbattuto in Europa. Noi stiamo rendendo al di sotto delle nostre possibilità, io ho delle responsabilità così come le hanno i calciatori”.

Cosa si sente di dire ai tifosi?

“Sicuramente è una chance persa per riconquistare i tifosi. Non posso pensare che i tifosi si accontentino delle mie scuse, meriteremmo tutti prestazioni diverse”.

Cosa si rimprovera dal punto di vista tattico?

“La Lazio ha reso al di sotto delle sue potenzialità, è troppo facile colpire lo schieramento tattico quando la partita si è decisa in 2 minuti. Si è decisa in situazioni in cui eravamo in parità numerica o addirittura in superiorità. Le prestazione è stata insufficiente, abbiamo commesso tanti errori quindi si criticano le scelte fatte. Se non avessi avuto certi infortunati avrei fatto altre scelte, ma credevo che la squadra avesse la qualità per essere pericolosa. Come lo è stata nel primo tempo, ma poi se prendi tre gol è dura”.

Un errore schierare Mauri? Era meglio schierare la Lazio col centrocampo a tre?

“Non era un centrocampo a due, era a tre. All'andata il loro vertice basso ci aveva dato problemi, non abbiamo avuto scompensi a livellto tattco ma abbiamo preso gol in sitiuazioni di reparto e individuali che andavano sviluppate diversamente”.

Lo scorso anno i giocatori si aiutavano l'un altro, quest'anno sembra che ognuno giochi per sé...

“Questo può essere vero, è il mio cruccio in questa stagione. Pensavo di essere riuscito a dare una mentalità alla squadra dove il noi prevalesse sempre sull'io, invece quest'anno a volte non è stato così e lo abbiamo pagato a caro prezzo". 


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