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Rambaudi loda Felipe: "La pazienza porta buoni risultati, bisogna averla anche con gli italiani!"

di Saverio Cucina
Fonte: Saverio Cucina - Lalaziosiamonoi.it

Rapido, elegante, cinico. Gli ultimi capitoli del 2014 biancoceleste hanno offerto un Felipe Anderson in grande spolvero, capace di illuminare la Lazio nei momenti decisivi senza far rimpiangere più di tanto l’assenza di Candreva. Dopo un primo anno evanescente, il brasiliano ha saputo infatti dare una netta sterzata alla propria stagione, lasciando sempre il segno nelle ultime quattro gare. È dello stesso avviso l’ex tornante biancoceleste Roberto Rambaudi, che ai microfoni di Tuttomercatoweb.com ha sottolineato i progressi del brasiliano, soffermandosi anche sulla prestazione globale della squadra, reduce dall’amaro pareggio di San Siro di ieri sera: "Credo che alla fine il 2-2 sia il risultato più giusto. La Lazio si è dimostrata più organizzata di un'Inter ancora alle prese con l'assorbimento del cambio di allenatore. I biancocelesti si sono mossi bene nella prima parte di gara, gestendo il pallone e verticalizzando per i suoi attaccanti. Poi c'è stato un calo fisico e il gol di Kovacic ha cambiato gli equilibri. L'Inter ha ritrovato entusiasmo".

Protagonista in biancoceleste Felipe Anderson. E' lui la rivelazione di questa Lazio.
"Il brasiliano ha qualità importanti, con velocità e facilità di corsa. A volte è apparso un po' svagato, ma sta migliorando. L'ex Santos è la dimostrazione che la pazienza porta buoni risultati, ma quello che non capisco è perché la si abbia solo con gli stranieri e non con i talenti italiani. E' una sorta di razzismo al contrario".

Chiudiamo con gli obiettivi della Lazio. Giusto credere nel terzo posto?
"Parliamo prima di tutto di un campionato mediocre dove tutte le squadre sono livellate su stessi valori. Per questo metto la Lazio alla pari di Milan, Inter e Fiorentina. Avrà la meglio chi avrà la fortuna di incappare in meno infortuni durante la corsa".


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