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Rambaudi: "Lazio, è solo l'inizio! Ma la mentalità è la stessa di Zeman"

di Andrea Castellano

La Lazio formato Europa League funziona. Poker al Nizza, tre punti conquistati e primo posto nella classifica totale della competizione. Pedro, Zaccagni e Castellanos, due volte, hanno affondato la formazione francese sotto la pioggia incessante dell'Olimpico. Ora Baroni convince tutti, anche l'ex attaccante Roberto Rambaudi, intervenuto ai microfoni di Radiosei per parlare proprio della prestazione dei biancocelesti. Di seguito le sue dichiarazini.

“Ci ho sempre creduto in questa squadra perché vedevo le prestazioni, il lavoro, il linguaggio del corpo. Questo però è solo un inizio: ci sono grandi margini di miglioramento, poi la differenza la farà il continuare su questa strada, in questo modo. Ci sono qualità importanti in rosa. Ieri ho visto dei miglioramenti da parte del tecnico. Quant’è servita la sconfitta di Firenze? Baroni sta facendo tutto bene, anche i ragazzi stanno facendo bene. Ma ancora non abbiamo fatto niente, serve continuare su questa strada. L’esame ieri è stato importante e lo hai superato da squadra matura. Gestione del gruppo e del minutaggio, bene. Secondo me a Firenze abbiamo giocato meglio, seppur in 9 contro 11, ma anche quello, ripeto, è servito".

"Rigore Zaccagni-Castellanos? Nello spogliatoio c’è il primo rigorista e il secondo. Quando si fanno delle scelte non vanno fatte per accontentare qualcuno, perché poi se ne scontentato altri. A fine stagione magari le cose possono cambiare, ma in questo momento non va lasciato nulla al caso. Ci sta che tiri Zaccagni che è il rigorista, anche se secondo me deve migliorare nel modo in cui calcia i rigori. Nedvedper me è stato il più bravo di tutti. Pedro quest’anno è ridiventato giocatore. Si era perso per colpa di qualcuno. Lui non lo puoi far giocare solo per il non possesso e le ripartenze, ha tecnica individuale straodinaria, fa assist e gol magnifici come ieri. Serve anche ai compagni per dare qualcosa in più. Lo stacco di Taty fa pensare a Riedle? Sì, vero. Sta in aria qualche istante più degli avversari, sembra che ha le ali. Anche per questo la Lazio crossa molto e cerca molti corner".

"Come evitare il ‘golletto’? Ci sarà sempre. Ieri la Lazio ha subito davvero poco. Ma tutti creano occasioni, altrimenti dovresti giocare da solo. Mandas ha fatto solo un paio di parate. L’entusiasmo è la benzina di tutto ma ci deve essere un lavoro dietro. Prima occorre uno spartito ben preciso, quello che Baroni ha dato. Vecino è un giocatore alla Pedro. Inoltre interpreta bene il ruolo; tutti in mezzo al campo lo hanno fatto bene ieri sera. Pellegrini non mi piace: conosco le sue qualità e so che può fare ancora meglio. Bene la fase difensiva, è giusto che ci si applichi, ma visto che il nostro concetto è difendersi attaccando da lui mi aspetto una crescita importantissima anche sotto questo punto di vista".

"Dele-Bashiru-Noslin-Tchaouna? Serve aspettarli ma serve anche che loro, parlando col tecnico, capiscano i loro limiti per lavoraci e migliorare. Serve tempo, devono addentrarsi nel calcio romano. Felipe Anderson sarebbe stato importante considerando le qualità che ha. Questa una squadra Zemaniana? Come mentalità sì; è giusto entusiasmarsi ma tutto dipende dai risultati, quindi mi auguro che i giudizi rimarranno questi. Ora testa all’Empoli, è una gara importantissima“.


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