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Preziosi non lascia spiragli: "Granqvist rimane al Genoa"... De Canio: "Me lo tengo"... Ma la Lazio ancora spera

di Lalaziosiamonoi Redazione
Fonte: Gianmarco Filizzola - Lalaziosiamonoi.it

11/08 AGGIORNAMENTO ORE 09.30 - Un intoppo o una chiusura netta? Difficile dirlo, resta il fatto che la tensione è altissima. L'alleanza di mercato tanto pubblicizzata tra Lotito e Preziosi, rischia di diventare un caso. Andiamo per gradi. De Canio pone il veto. Ma con Canini, Bovo, Von Bergen e Tomovic già in rosa e dopo non essersi esposto quando Granqvist era sul punto di andare allo Zenit, lo scenario diventa quasi surreale. Alla base dello stop ci sono i soldi. Questione di valutazione del cartellino, il Genoa non vuole cedere il giocatore in prestito con diritto di riscatto. Vorrebbe, almeno, l'obbligo. Situazione che il regolamento non prevede ma che può essere sancita con delle scritture privare. C'è sempre il mancato riscatto di Sculli, poi, a ballare e fare da mina vagante nell'operazione. Granqvist, intanto, è furioso, vuole la Lazio, lo ha detto chiaramente al suo agente -Dahlin- e ai dirigenti del Genoa. Ieri Capozucca ha provato a ricucire i rapporti con il centrale svedese, ma l'aria era pesante. Preziosi ha chiuso, lo ha bloccato, ma la volontà del giocatore è chiara, vuole rimettersi in gioco e sogna di partecipare a una competizione europea. Poi c'è il Groningen, ex squadra di Granqvist. Gli olandesi pretendono dal Genoa un premio di di 250 mila euro, di cui 100 alla quindicesima presenza in serie A di Granqvist e altri 150 alla venticinquesima presenza. Le presenze del difensore sono state 28. Il Genoa sostiene di avere tempo fino a marzo prossimo, il Groningen, invece, non è dello stesso avviso e ha dato mandato ai proprio legali di inoltrare un esposto alla FIFA. Granqvist poi -come riporta il Corriere dello Sport a firma Fabrizio Patania- aspetta ancora che Preziosi gli versi le ultime tre mensilità di stipendio. La Lazio è convinta che ci siano ancora margini di manovra, vuole il giocatore e aspetta. La chiusura di Preziosi è un gioco di mercato al quale, però, Lotito sperava di non partecipare. L'intrigo è servito insomma, un altro.

AGGIORNAMENTO ORE 20.45 -  Sullo stop alla cessione di Andreas Granqvist alla Lazio è intervenuto uno dei protagonisti di questa intricata trattativa, il tecnico dei rossoblù Luigi De Canio: "Andreas avrà l'occasione per riscattare l'ultimo campionato negativo - ha dichiarato il mister genoano ai microfoni di Sky -. Il Genoa lo ha comprato e pagato e dato che non sono state offerte per lui cifre così importanti, io me lo tengo perchè sicuramente sarà utile". Anche l'allenatore dei grifoni, quindi, mette la parola fine all'operazione.

(Anche) questo matrimonio non s’ha da fare. E' questo il motto della trattativa tra Lazio e Genoa, per lo scambio che avrebbe dovuto portare il gigante svedese, Andreas Granqvist all’ombra del Colosseo, con Juan Pablo Carrizo sotto la lanterna. Sembrava tutto fatto fino a un paio di giorni fa. Si era parlato addirittura di un Granqvist in campo già domani sera contro il Getafe, nella presentazione dei biancocelesti all’Olimpico. Ma poi si è bloccato tutto e, come di consueto ormai in quest’estate biancoceleste, l’affare è saltato. Le prime indiscrezioni, in seguito smentite, parlavano di uno stop imposto da Gigi De Canio, che avrebbe ritenuto troppo importante il difensore per rinunciarvi. Poi, la brusca frenata era stata addebbitata a presunte pendenze riguardanti il pagamento del centrale, da parte del club genoano nei confronti del Groningen, squadra di provenienza del biondo difensore. E quando sembrava esserci qualche spiraglio per far ripartire questa trattativa, ci ha pensato proprio il numero 1 genoano, Enrico Preziosi, contattato in Esclusiva dalla redazione de Lalaziosiamonoi.it, a bloccare tutto sul nascere. Il presidente, quando è stata sollevata l’ipotesi che l'affare potesse comunque avere esito positivo, è stato categorico. “Non c’è nulla da dire al riguardo. Granqvist rimarrà al Genoa e Carrizo rimarrà alla Lazio”. Parole che lasciano supporre che la trattativa nata a Forte di Marmi tra i 'presidenti-amici' sia definitivamente chiusa. Un'operazione che si va ad aggiungere alla lunga lista di trattative concluse in maniera negativa per i capitolini, che oltre a Yilmaz e Balzaretti, devono rinunciare anche al rinforzo in difesa tanto richiesto da Petkovic. Il nuovo tecnico biancoceleste, per il momento, sarà costretto a dirottare il romeno Radu nel pacchetto dei centrali, orfano, oltre che dell'infortunato di lungo corso Stankevicius, anche di Guglielmo Stendardo, che ha salutato tutti per andare alla volta di Bergamo. 

 


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