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Preziosi non ci sta: "Io, Lotito e Galliani i capi del calcio italiano? È ridicolo!"

di Francesco Bizzarri
Fonte: francesco Bizzarri - Lalaziosiamonoi.it

Si difende Enrico Preziosi. Il patron del Genoa è uno degli uomini finiti sotto accusa nell’indagine della spartizione dei diritti tv, insieme ad Adriano Galliani e Claudio Lotito. Ai microfoni di calcioefinanza.it, ha spiegato: “Il paradosso è che, mentre c’è chi i soldi li porta all’estero, io dall’estero li ho portati in Italia. Non era un mistero che il Genoa fosse in difficoltà economica. Ho trovato una finanziaria che mi ha fatto un prestito, l’ho preso e ho ringraziato pure. Avevo chiesto il 3 e mezzo come tasso di interesse, ci siamo accordati per il 5. Quindici milioni in tre tranche da restituire il 30 giugno 2016. Un accordo di 22 pagine, dettagliatissimo. Perché nessuno ti presta una cifra del genere senza garanzie. La Covisoc ha preteso che fossi io e non un terzo a mettere i soldi nel Genoa e poi mi accusa di ostacolo alla vigilanza. Roba da manicomio. Sono amareggiato, stanco". Poi la chiosa finale: "Siamo una piccola società che però viene usata per arrivare a colpire più in alto. Sappiamo tutti che c’è stata una guerra tra Mediaset e Sky per i diritti televisivi, ma solo Dio sa cosa centri il Genoa. E la cosa più ridicola è che a comandare sono Lotito, Galliani ed il sottoscritto. L’accordo l’hanno firmato anche Juve e Roma perché gli conveniva”.
 


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