Presentato il "Memorial Giorgio Chinaglia", gli ex compagni: "Per noi era immortale". Sul derby: "Va fatto a Roma!"- SERVIZIO
Fonte: Matteo Vana/Stefano Fiori- Lalaziosiamonoi.it
Si è tenuta oggi, presso la sala comunale del Municipio di Ciampino, la conferenza stampa di presentazione del "Memorial Giorgio Chinaglia", l'evento sportivo intitolato al campione scomparso un anno fa che si terrà giovedì 25 aprile alle ore 17 presso lo stadio “Arnaldo Fuso". La manifestazione sportiva, organizzata a scopo benefico con il patrocinio dell’assessorato allo sport del Comune di Ciampino ed in collaborazione con l’associazione Alessandro Bini, un ragazzo morto nel febbraio 2008 mentre stava facendo sport, di cui erano presenti anche i genitori, per la sicurezza nello Sport Onlus ha visto la partecipazione di molti ex calciatori della Lazio e amici di Chinaglia; tra questi Pino Wilson, Bruno Giordano e Giancarlo Oddi. A prendere la parola ci ha pensato Bruno Giordano che ha ricordato commosso la figura di Chinaglia. "Ho avuto la fortuna di giocare con Giorgio, di averlo come presidente. E' stato il mio mito. E' passato già un anno dalla sua scomparsa, speriamo che con questa partita di far rivivere in piccolo Chinaglia, colui che reso forte il laziale. Chinaglia era l'uomo derby per antonomasia. Le stracittadine non si vincono con la tecnica, ma grazie ai giocatori leader: bastava un gesto di Giorgio per esaltare i tifosi". Tocca poi a Pino Wilson, capitano di quella Lazio storica di cui Chinaglia era il simbolo. "L'ho conosciuto nel '67, ho avuto con lui un percorso calcistico parallelo. Il nostro era un legame molto forte, è sempre riduttivo parlare di lui e di quello che ha fatto. Ringrazio il Comune di Ciampino e Gino Vannini per l'organizzazione dell'evento. Ci fa piacere che il ricavato della partita vada all'Associazione Alessandro Bini, perché bisogna salvaguardare la salute e la vita nei campi sportivi". Per Giancarlo Oddi, invece, Long John non è morto. "Spesso guardo la foto della formazione del '74 e vedo che già se ne sono andati in tre-quattro. Giorgio sarebbe dovuto essere l'ultimo ad andarsene per quello che ha rappresentato. Per me era come se fosse immortale, guai a infangare la sua memoria. Il suo esilio in America è stato una vergogna, così come il non poter tornare a casa". I tre ex laziali si sono soffermati poi sull'imminente finale di Coppa Italia contro la Roma. "Gli incidenti nell'ultimo derby sono avvenuti di pomeriggio, quindi non credo che il problema sia l'orario. Cambiare sede, invece, significherebbe mortificare la città di Roma, i tifosi devono avere la possibilità di assistere al match". D'accordo anche il dott. Pino Capua che si è detto convinto che "bisogna abbassare i toni sin da ora e non creare esasperazione, evitando dichiarazioni provocanti come quelle rilasciate ieri nel post-partita tra Inter e Roma"