Polisportiva Lazio, Buccioni: "Il 2021 un anno imprevedibilmente stupendo"
Fonte: Edoardo Zeno - Lalaziosiamonoi.it
Il 2021 è stato un anno di grandi successi, dentro e fuori dai campi, e grandi soddisfazioni per la Polisportiva Lazio. Il suo presidente dal 2005 Antonio Buccioni, intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni, ha fatto un bilancio più che positivo sull'anno appena concluso. Di seguito le sue dichiarazioni: "“Chiudiamo un anno incredibilmente sensazionale. Sono uno molto misurato nei giudizi però in un oceano di problemi, il 2021 resterà scolpito nella memoria per risultati sportivi di eccezionale valore e per eventi di carattere eccezionale”.
RIsultati e non solo... “Non possiamo non nominare Antonio Fantin con le sue 5 medaglie, di cui una d’oro, nei 100 stile libero nella sua categoria ai Giochi Paralimpici di Tokyo. È la prima volta che la Lazio scrive nel suo palmares un campione paralimpico. Un ragazzo capace di portare 5 medaglie a casa portato alle competizioni individuali e a quelle di squadra. Con lui anche Enrico Berrè che è stato il trascinatore e la locomotiva della squadra di sciabola che ha conquistato la medaglia d’argento. Enrico si è assunto il compito di guidare la squadra. Ci sono state promozioni, titoli italiani. La squadra maschile di hockey in Serie A1, le due squadre femminili U21 e U12 di hockey che vincono lo scudetto, lo scudetto e la Supercoppa della pallanuoto paralimpica, risultati strabilianti nel paracadutismo, la seconda promozione consecutiva della squadra di padel che dalla D farà la B. Chissà ancora quante cose importanti mi dimentico. Al di là dei risultati di campo ci sono almeno due eventi eccezionali che ci ha regalato il 2021. Dal punto di vista storico abbiamo scoperto la tomba di Fortunato Ballerini, presidente della Lazio dal 1904 al 1922 e che l’ha plasmata fondamentalmente nella veste che ancora oggi va avanti. Erano 20 che si cercava alla fine riposava al Verano. Il problema era che lui all’anagrafe risultativa Onorato Fortunato Ballerini e quindi non si riusciva a trovare. Averla ritrovata e aver riallacciato i rapporti con la sua famiglia è motivo di grande orgoglio e soddisfazione. Poi c’è stata l’attribuzione del campionato di pallanuoto del 1945 che noi avevamo vinto sul campo e nei confronti del quale era intervenuto un ricorso. È stato definitivamente studiato e non accettato per cui la Lazio è stata proclamata campione d’Italia di pallanuoto del ’45. È qualcosa che a me ha toccato molto sul piano emotivo avendo conosciuto personalmente quei ragazzi che quel titolo lo avevano conquistato e se lo erano visto negare alla fine dei loro giorni. La gioia è stata dei figli e dei successori. Ho fatto il giro dei figli dei giocatori condividendo con loro emozioni, commozione e senso di giustizia”.
Una parola o un aggettivo per descrivere il 2021 della Polisportiva? “Incredibilmente stupendo”