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Pinzi: "Io, ultrà cresciuto in Curva Nord"

di Andrea Centogambe
Fonte: Andrea Centogambe - Lalaziosiamonoi.it

Domenica al Friuli saranno 370 presenze in A, 304 con l'Udinese. "Voglio arrivare a 400 con questa maglia, non mi vedo con un'altra", dichiara Giampiero Pinzi ai microfoni de La Gazzetta dello Sport. In una lunga intervista il centrocampista nativo di Roma parla anche della sua fede per la Lazio: "Io sono un ultrà. Sono cresciuto in una curva, quella della Lazio, e non andarci mai è il più grande rammarico. Ma essere ultrà significa spendere lo stipendio per la squadra che è il tuo ideale. Ci rimango male quando si fa di tutta un'erba un fascio. Chi tira le bombe carte è un delinquente, non un ultrà. Io con loro parlo civilmente, qui chiedono di lottare si ogni pallone. Infatti dopo la sconfitta con l'Inter piangevano". Il suo contratto con i bianconeri scadrà nel 2016, la voglia di giocare è ancora tanta. Dopo le tante panchine collezionate in stagione, Pinzi ha riconquistato la maglia da titolare: "Stramaccioni è stato sincero con me, ma sapevo di essere utile e ho aspettato il momento giusto. Non ho i piedi di Pirlo e quindi devo correre, l'alimentazione conta tanto, ma la birretta è d'obbligo. Nel mio modo di giocare non esiste la parola "scansati", ai tifosi non importa come giochi ma quel che dai e vogliono tu dia tutto". 


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