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PAGELLE - Lazio - Lecce, ci ricordiamo due parate di Strakosha! Sergente di ferro, Tucu da bomber

di Carlo Roscito
Fonte: Carlo-Lalaziosiamonoi.it

STRAKOSHA 8: “Non mi ricordo una parata di Strakosha…”. Stavolta Inzaghi non lo potrà proprio dire: Babacar stacca di testa e la mette all’incrocio, lui ci mette la manona e non permette a Lecce di raddoppiare. E soprattutto ipnotizza lo stesso attaccante dagli 11 metri. C’è tanto di suo su questa vittoria.

PATRIC 6,5: Partecipa alla manovra, ha la qualità per farlo. Fa attenzione anche in area, provvidenziale con una chiusura in corner su Calderoni, pronto a mettere dentro da pochi passi. 

Dal 72’ BASTOS 6: Entra in un momento complicato, poi la Lazio fa il terzo e la partita finisce in discesa. 

LUIZ FELIPE 6: Soffre tanto la fisicità di Babacar e Lapadula, non riesce ad arginarli negli anticipi e nel corpo a corpo. Ha il merito di avviare l’azione del vantaggio di Correa, è lui a servire Luis Alberto con una percussione centrale. Cresce a fine gara, a differenza degli attaccanti da marcare.

ACERBI 7: Giovedì sera aveva sbagliato lui, era stata una notizia. Oggi rigioca nella stessa posizione, sul centrosinistra, e per rifarsi serve l’assist per il 2-1 di Milinkovic. Difende e spinge, garanzia assoluta. 

LAZZARI 6.5: Gli si può condonare: la mancata copertura su La Mantia. La vittoria era già in cassaforte. Un paio di discese non vengono sfruttate dai compagni, aveva servito suggerimenti intelligenti. Accompagna il quarto gol, con un pizzico di generosità in più di Correa avrebbe segnato lui a porta vuota. 

MILINKOVIC 7,5: Fa tutto: segna, si procura un rigore, ne causa un altro per il Lecce. Sommando le cose, il bottino è sicuramente positivo. La deviazione col destro su cross di Acerbi e provvidenziale e riporta la Lazio sulla strada giusta. Strakosha lo salva per il tocchetto su Mancosu, poi se lo guadagna da sé il penale: si autolancia e manda il pallone sul braccio di Calderoni. 

LEIVA 6: Sradica con le buone e con le cattive, per il gioco duro viene ammonito e forse anche per questo sostituito. Ha giocato una settimana a denti stretti per un affaticamento, un po’ si è visto. 

Dal 51’ CATALDI 6: Si è meritato la fiducia di Inzaghi, ormai lo butta dentro quando serve una scarica di adrenalina, di ordine in mezzo al campo, di voglia di vincere. Lui sta garantendo queste cose.

LUIS ALBERTO 7: Ispiratissimo, in formissima, “Maghissimo”. Peccato per quella conclusione fiondata alle stelle, avrebbe meritato la soddisfazione personale. Ci si accontenta eccomi dell’ennesimo assist stagione, quello per Correa che sblocca il risultato. Il settimo di questa Serie A. 

LULIC 6: Gara di sostanza, come soluzione costante della fascia sinistra. Non entra nelle azioni decisive.  

CORREA 8: Quinto gol nelle ultime cinque partite: stop e tiro incrociato, quello sì da attaccante vero. Si infila tra Rossettini e Calderoni e spara forte in diagonale, secco e preciso. Nella ripresa si sovrappone a Immobile e la spara sotto la traversa col mancino. Sta spostando anche i numeri dalla sua parte, non solo le giocate di fino.

Dall’86’ BERISHA sv

IMMOBILE 7,5: Ancora implacabile dal dischetto, fredda Gabriel e permette alla Lazio di tirare un sospiro di sollievo. Stava giocando in apnea con il Lecce che tentava di riprendere almeno il pareggio. Spiazza il portiere, aggiunge un assist intelligente per Correa, quando tutta la difesa giallorossa si aspettava ormai il tiro. 

ALL. INZAGHI 7: Quarta vittoria di fila in campionato, la corsa Champions continua, il quarto posto è ancora della Lazio (in coabitazione). Bella reazione dopo il ko in Europa, si soffre ma erano fondamentali i 3 punti. 

LECCE (4-3-1-2): Gabriel 6; Meccariello 5,5 (Rispoli sv), Rossettini 5, Lucioni 6, Calderoni 5; Petriccione 5,5, Tachtsidis 5,5, Majer 5,5 (Shakhov 6); Mancosu 6; Lapadula 7, Babacar 5 (La Mantia 7). All. Liverani 6.


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