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Nanni: "Alla Lazio di oggi manca carattere, mancano i Wilson e Chinaglia"

di Jessica Reatini

Era il 12 maggio del 1974 quando la Lazio vinceva il primo scudetto della sua storia guidata dall’indimenticabile Tommaso Maestrelli. Domenica, nella sfida contro l'Empoli, saranno 50 anni esatti da quello splendido e storico titolo e la società è pronta a festeggiare questa importante ricorrenza. 

Tra i protagonisti di quello scudetto c'è anche Franco Nanni che ha così parlato ai microfoni di Radiosei: "Sarò contento di partecipare alla festa di domenica per celebrare i 50 anni del nostro scudetto. Come si fa a mancare, altri 50 anni non si possono aspettare, sarà una cosa irripetibile. Come vado in giro per Roma tutti si ricordano quanto fatto, credo che dipenda dal fatto che eravamo attacchi alla maglia, eravamo in contatto con la gente, c’era la voglia di ricambiare il loro amore. Davamo quel qualcosa in più per renderli felici. Dal punto di vista tecnico, credo che quella grande Lazio plasmata da Maestrelli, sia nata prima dell’inizio del campionato. Eravamo partiti male e la fortuna ha voluto che a causa di alcune assenze, il mister ha rivisitato un po’ la squadra. Io venni spostato da mediano, ruolo in cui sono poi riuscito ad esprimere le mie potenzialità. Stessa cosa accadde a Martini che venne dirottato a terzino. Poi il campionato è iniziato così, con Maestrelli che trovò degli aggiustamenti importanti. Il resto lo fecero le sue intenzioni di comunicatore e motivatore".

"La Lazio di oggi? Manca gente di carattere, gente come Wilson e Chinaglia che spronano, stimolano, si arrabbiano. Qui non si incavola nessuno, nessuno che guarda in cagnesco per scuotere il gruppo", ha affermato l'ex calciatore. 


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