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Mogol racconta tutto: "Lazio, Lucio Battisti e Lotito..."

di Andrea Castellano

Lunga intervista ai microfoni di Radio Radio per Mogol, pseudonimo di Giulio Rapetti Mogol, che ha parlato anche del suo rapporto con la Lazio e con Lucio Battisti. Di seguito le sue parole.

Inizialmente ero tifoso del Milan, adesso sono tifoso del Milan ma anche della Lazio, perché è un gesto di gratitudine. Cantano le mie canzoni tutte le volte che vincono, per cui è chiaro che sono diventato tifoso. ‘I giardini di marzo’ come inno dei tifosi della Lazio? Mi onora molto. Una volta andai allo stadio: aveva vinto la Lazio e 75 mila persone cantavano in coro. È emozionante“.

“Lotito? Lo conosco, ho avuto modo di parlargli. Mi è sembrato molto gentile. Gli auguro di cuore di superare la situazione complicata che sta vivendo la squadra. Com’è avvenuto il primo incontro con Lucio Battisti? È una verità strana. Un’amica, Christine Leroux, venne da me con questo ragazzo e mi disse: ‘Voglio sapere cosa ne pensi’. Lui cantò due canzoni e io dissi: ‘Non mi sembrano un granché’. Lui sorrise: ‘Sono d’accordo’. Lei invece era triste, così per uscire dall’imbarazzo dissi: ‘Vieni tutti i giorni a mezzogiorno, proviamo a scrivere qualcosa’. E da lì è iniziato tutto...”.


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