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Milan, Leonardo: "La gara contro la Lazio doveva essere sospesa. Vogliamo giustizia"

di Annalisa Cesaretti

La Lazio ha meritato di vincere, ma ha conquistato la finale di Coppa Italia in una partita che, a detta di Leonardo, andrebbe sospesa. Il direttore sportivo del Milan non ha dubbi: vari episodi di razzismo avrebbero compromesso l'integrità della sfida del 24 aprile. Nell'intervista riportata dalla rassegna stampa di Radiosei, l'ex centrocampista brasiliano spiega le sue ragioni e parla a nome del club. Per prima cosa riconosce l'errore commesso da Bakayoko e Kessie al termine di Milan - Lazio di campionato, quando i giocatori hanno mostrato con fare ironico la maglia di Acerbi alla Curva Sud. Il ds rossonero ci tiene a sottolineare come la società abbia condannato pubblicamente e poi punito quel gesto. Ritiene però strano che Giorgetti e Gravina si siano pronunciati sull'accaduto ancor prima che arrivasse la decisione del Giudice Sportivo. Una scelta che Leonardo critica soprattutto perché, secondo il suo punto di vista, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e il presidente della Federcalcio non avrebbero agito allo stesso modo dopo i presunti insulti razzisti di cui i due giocatori rossoneri sarebbero stati oggetto durante la semifinale di Coppa Italia. Il ds lamenta quindi l'indifferenza mostrata dall'intera Federazione in primis e dall'arbitro Mazzoleni in secundis: "C'erano almeno mille motivi per interrompere quella partita. Con le nuove norme, non doveva attendere neppure il secondo o il terzo coro, gli bastava il primo per richiamare le squadre al centro del campo". E che gli insulti ci siano effettivamente stati sarebbe provato dai due annunci trasmessi dagli altoparlanti nel corso della partita. Così Leonardo tenta di portare acqua al suo mulino. Nell'ottica del brasiliano, infatti, l'errore più grande sarebbe stato commesso dal direttore di gara: spettava a Mazzoleni il compito di sospendere la gara. Perché se Bakoyoko e gli altri giocatori in campo avessero avanzato quel tipo di richiesta all'arbitro la situazione sarebbe degenerata. Il loro comportamento, invece, - come pure quello dei biancocelesti - per Leonardo è stato encomiabile. "Non eravamo noi a doverci muovere per chiedere la sospensione", ribadisce. Ma adesso il Milan è pronto a provvedere per ottenere giustizia. 

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