Mazzoleni: "Ora il calcio deve attendere. Ripartiremo con tanta voglia..."
L'Italia, e il resto del mondo, è in emergenza: quello che ora conta è uscirne il prima possibile. Ai microfoni de Il Tempo ne ha parlato l'ex arbitro, oggi nella squadra Var, Mazzoleni: "Passiamo i giorni in grande apprensione, in attesa di buone notizie che non arrivano. Il clima è surreale e drammatico, teniamo duro ma non è facile. La nostra città è divisa in due, Bergamo alta e Bergamo bassa. Tre settimane fa c'era ancora tanta gente che passeggiava tra le due località, ora nessuno. Senza fare polemiche, sarebbero davvero fuori luogo, credo che all'inizio si sia sottovalutato il problema ritenendo che questo virus fosse poco più di una banale influenza. Ora c'è la consapevolezza del pericolo, e la paura cresce di ora in ora. Il silenzio è totale, interrotto solo dalle sirene delle ambulanze e dalle campane della chiesa".
IL CALCIO - "Il calcio è stato una parte importante della mia vita. E tornerà ad esserlo. Arriverà il giorno che vedremo di nuovo il pallone rotolare e sarà bellissimo. In questo momento però, il calcio deve necessariamente attendere, come ogni attività non vitale. Finita l'emergenza ripartiremo con tanta voglia di divertirci e, mi auguro, anche con la giusta consapevolezza di quali sono i valori importanti. Juventus - Inter? Mi sembrava tutto assurdo. Il derby d'Italia senza spettatori, con la sensazione di essere stati catapultati in un incubo. Mentre ero al Var pensavo: "Tutto questo non ha senso, è ora di fermarsi".
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