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Mauri c'è: riecco il jolly chiamato a risollevare la Lazio

di Francesco Bizzarri
Fonte: Francesco Bizzarri-Lalaziosiamonoi.it

Fino ad oggi si è solo scaldato a bordo campo. Pettorina sul petto a coprire l’aquila, che dorme tranquilla in attesa di spiccare il volo. La Lazio riparte da Stefano Mauri. Il leader travestito da jolly con la fascia da capitano. La chiave per il bunker chiamato Palermo sarà lui. Come riporta l’edizione odierna del Corriere dello Sport, quest’anno è entrato sempre a match in corso, mai è partito titolare. Ora Stefano Pioli vuole lui per far tornare la Lazio in alto, dove merita.

I RUOLI - Assist e gol. Le ricette sono segrete, ma Mauri conosce bene il suo menù. Durante il ritiro estivo parte sempre in seconda o terza fila nelle gerarchie in vista della nuova stagione. Poi qualcuno se ne accorge: il capitano biancoceleste è un uomo determinante per aprire le difese avversarie. Giocava in difesa ai tempi del Modena in Serie B, poi centrocampista. Gianni De Biasi ebbe l’intuito di farlo esibire in più ruoli. Eccolo Stefano Mauri jolly: prima terzino sinistro, poi centrale ed esterno di centrocampo. Nel Brescia era un interno sinistro e punta d’appoggio. Duttile è la parola giusta. Delio Rossi, alla Lazio, lo inventò anche trequartista. Esperienza da vendere in qualsiasi ruolo: dal 4-4-2, al 4-3-1-2 all’odierno 4-3-3. Senza dimenticare il carattere, per un ragazzo che ne ha passate tante nella sua esperienza a Roma. Dai fischi agli applausi, dalle squalifiche ai processi, dai posti persi e poi riconquistati. Ha sempre vinto. Adesso chiede solo una chance e il pallone tra i piedi. Un assist, un tiro, un gol. Serve quel qualcosa in più per battere il Palermo e far tornare il sorriso ad una Lazio bella ma che non balla. Lui è pronto a prenderla per mano nella serata danzante del Barbera. S'il vous plaît, Mademoiselle.

 


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