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Lazio, Zauri: "Questa Lazio come quella di Delio Rossi. Contro la Fiorentina..."

di Niccolò Di Leo

Intervenuto ai microfoni di Radio Laziale, in virtù di doppio ex Luciano Zauri ha commentato la partita tra Fiorentina e Lazio, in programma domani alle 12.30 allo Stadio Artemio Franchi. Tra i temi trattati c'è il momento che stanno vivendo le due squadre, ma anche i pregi e i difetti della creatura nascente di Marco Baroni:

"A Firenze ho vissuto una parentesi felice, ma tiferò Lazio. Sarà una partita difficile, la Lazio viene da un periodo più felice. La Fiorentina vorrà vincere la sua prima partita. Sarà sicuramente una partita molto sentita dai Viola, una sfida molto particolare. Si troveranno davanti due ottime rose per il campionato che devono vivere, non vedo una favorita. Contro l'Atalanta la Fiorentina ha fatto un primo tempo, poi si è fatta ribaltare. L'atteggiamento è stato diverso rispetto alle gare prima, un piccolo miglioramento c'è stato al di là del risultato. Poi nel calcio conta vincere".

LA LAZIO DI BARONI - "La squadra mi è piaciuta nel suo insieme, magari non ha il campione che può decidere la partita, ma lavorano bene insieme e ci sono tanti giocatori che stanno entrando. Dia mi sembra ben inserito, forse l'assenza di Castellanos può farlo essere ancora più protagonista. Guendouzi si sta riscoprendo leader. Non c'è un nome in particolare, deve lavorare insieme per togliersi grandi soddisfazioni. La rivedo come la mia prima Lazio, quella di Delio Rossi, con un allenatore non blasonato e giocatori vogliosi di mettersi a disposizione, quando giochi all'Olimpico il resto lo fanno poi i tifosi. I maggiori ostacoli? L'Olimpico è uno stadio che dà pressione, soprattutto quando c'è necessità di fare risultato e qui si vede la personalità di un calciatore. La rosa non deve disunirsi quando le cose non vanno come sperano. Il gruppo farà la differenza".

FIORENTINA - "Kean è un giocatore che ha iniziato con numeri interessanti, è un buon acquisto e ancora deve esprimere tutto il suo potenziale. Colpani è un acquisto da seguire, ma quando guardiamo a queste squadre dobbiamo stare attenti a chi può entrare dalla panchina, tra questi anche Gudmundsson". 

CATALDI - "Parliamo di un professionista, quindi farà il massimo per vincere e forse anche segnare, anche se il suo cuore sarà sempre laziale. Sarà particolare per lui, perché poi le sfide dell'ex non sono mai partite qualsiasi". 

SINGOLI - "Zaccagni sicuramente dovrà fare la sua parte, poi in uno spogliatoio ci sono tanti capitani. Lui è un giocatore importante che fa la differenza sia per atteggiamento che per tecnica. Non dobbiamo però affidare tutto in mano a uno giocatore, la Lazio fa nel gruppo la sua forza. E' normale che se quei quattro o cinque giocatori facessero qualcosa in più la Lazio ne givoerebbe. Da chi mi aspetto di più? A me intriga molto il centrocampo, vorrei capire che tipo di giocatore Guendouzi, alterna ottime cose a cose meno buone. Dovrà adattarsi a giocare a due, è un giocatore universale. Se davanti avrà due punte come Dia e Castellanos o un giocatore di raccordo tra centrocampo e trequarti potrebbe avere più spazio. Avere un giocatore come lui che può fare entrambe le fasi può essere importante. Castrovilli è un giocatore che ha voglia, era proitettato verso un calcio importante. Non è un mediano o un trequartista, galleggia tra questi due ruoli. La Lazio ha preso un giocatore interessante, speriamo che renda".

TERZINI - "Secondo me è riduttivo mettere un terzino che spinge e uno che resta. Secondo me basta trovare l'equilibrio, anche con un mediano. Tavares e Lazzari stanno facendo bene, possono alternarsi nello spingere e a volte capita che possano salire insieme. Ben vengano due esterni bassi così offensivi": 


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