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Lazio Women, Grassadonia: "Usciamo a testa alta, non siamo inferiori a nessuno"

di Martina Barnabei

Grassadonia, dopo la sconfitta subita a Firenze contro la Fiorentina, è intervenuto ai microfoni ufficiali del club per commentare la prestazione delle biancocelesti e fare il punto in vista della sosta. Le parole del tecnico: “Siamo all’inizio di un percorso, sappiamo chi affrontiamo. Nel pre gara ho detto che è la squadra che mi ha impressionato di più, ma la mia squadra è stata brava. Sapevamo che avremmo potuto soffrire, avevamo una gamba diversa da loro. Siamo partiti meglio di loro, con la mentalità che voglio io ma soprattutto con la consapevolezza che questa squadra, nel processo che farà, non è inferiore a nessuno. Prima della partita ho detto alle ragazze che abbiamo 9 punti in meno, ma se andassimo a guardare quello che a noi manca è lì che manchiamo di malizia e di leggere alcuni momenti della gara. Paghiamo quello. È una squadra mai doma, che sta facendo un percorso nuovo a livello tattico e a livello mentale. Voglio che sappiano che non siamo inferiori a nessuno”.

“Ho i capelli bianchi fortunatamente e un po’ d’esperienza, devo essere bravo io a guardare il bicchiere mezzo pieno. Voglio dire loro che comunque la Lazio ha fatto la partita che doveva fare, non dimentichiamoci chi affrontiamo e l’esperienza che hanno. Abbiamo molte esordiente in Serie A, una gamba diversa ma abbiamo rischiato, prodotto e sbagliato. Ma non dimentichiamoci che abbiamo avuto il rigore a 7’ dalla fine”.

“Sono tanto soddisfatto perché so come lavorano, so quello che ci mettono e i progressi che hanno fatto. Oggi abbiamo dei canoni e sappiamo che se salta una giocatrice salta il sistema. Quello che mi sta piacendo di questa squadra è una continua crescita della mentalità, questa vittoria sarebbe stata importante per alzare ancora di più l’asticella. Guardiamo il percorso nostro, siamo all’inizio e abbiamo affrontato una squadra che è da tanti anni in A e fa la Champions League. Usciamo a testa alta”.

“C’è amarezza, devo essere bravo io a tirarle su. Ora c’è la Nazionale, ci rivediamo tra dieci giorni. Chi resterà a Formello e chi arriverà deve sapere che la strada è quella giusta, il calcio come ti toglie ti dà. La squadra deve continuare a lavorare come sta facendo, abbiamo tanti difensori fuori. In mezzo al campo c’è la Yang che ancora fa difficoltà a capire. Se la Lazio venisse a giocare per difendere il risultato le perderemmo tutte. Sappiamo che dobbiamo essere aggressive e per fare bene in fase di possesso serve aggressività. Mancano le letture finali. Per giocare in certi ambienti serve personalità, la palla deve scottare di meno. Anche in un momento così triste, hai un rigore a  7’ dalla fine e ti vengono in mente i fantasmi di Milano perché anche li abbiamo sbagliato, devo essere bravo a far passare il messaggio giusto”.

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