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Lazio tra assenze ed errori banali e la Juve non perdona: all’Allianz è 3-0

di Antoniomaria Pietoso

Se alle assenze puoi sopperire con la qualità, nulla puoi fare contro una Juve super cinica se perdi palloni sulla tre-quarti. Questa è la sintesi della sconfitta della Lazio all’Allianz Stadium contro la squadra di Allegri. I ragazzi di Sarri partono bene e gestiscono senza particolari affanni il possesso del pallone fino al 43’ quando un errore banale di Milinkovic per lasciare un’autostrada a Kean che con un pallonetto supera Provedel. Situazione simile nella ripresa con Cataldi che perde un contrasto con Milik, Kostic esplode il sinistro su cui Provedel non è preciso e Kean ribatte in rete. Sarri prova a pescare in panchina tra le poche carte a disposizione, ma la reazione è debole. La Juve fa accademia e allo scadere trova addirittura il tris con Milik. Nel recupero i biancocelesti costruiscono tre palle gol, ma Szczeesny è attento. Bianconeri cinici che superano le aquile che vanno alla sosta

FORMAZIONI - Le assenze sono le grandi protagoniste da una parte e dall’altra. Maurizio Sarri, che deve fare i conti con le assenze di Immobile, Lazzari, Patric e Zaccagni, sorprende tutti e inserisce Luka Romero dal primo minuto, con  Cancellieri che si accomoda in panchina. Basic vince il ballottaggio con Vecino e Luis Alberto. Nella Juventus non c’è Vlahovic, mentre recuperano Locatelli e Cuadrado

PRIMO TEMPO - Inizio aggressivo della Juventus che con il pressing alto si rende pericolosa con Kean, il suo diagonale esce sul fondo. La Lazio parte imbrigliata e all’11’ è provvidenziale Provedel sulla rasoiata dal limite di Fagioli. Cresce il possesso palla biancoceleste, ma è Milik che è pericoloso con un bolide dalla distanza di poco fuori, ma il polacco era partito in fuorigioco. La Juve rimedia anche due gialli per le dure entrate di Gatti e Bremer su Felipe Anderson e Pedro. Stesso trattamento per Milinkovic pochi secondi dopo a testimonianza di una partita bloccata dall’importanza della posta in palio. Al 40’ Pedro si mette in proprio e prova un tiro a girare che, complice una deviazione, esce di un niente.  Al 43’ un errore di Milinkovic Savic costa carissimo alla Lazio: il serbo si fa rubare palla e sulla ripartenza Kean è bravissimo a superare Provedel con un pallonetto. La Lazio prova a reagire, ma le conclusioni di Milinkovic e Basic non sono precise. Biancocelesti che vanno all’intervallo sotto di un gol puniti alla prima disattenzione.

SECONDO TEMPO - Comincia ancora meglio la Juventus con Milik e Locatelli che scaldano i guanti di Provedel. Lazio che si rende pericolosissima con Pedro chiuso in corner al momento del tiro da Cuadrado. I bianconeri sfruttano ancora un errore della Lazio: Cataldi si fa scippare palla da Milik, Kostic impegna Provedel che non è perfetto e Kean insacca a porta vuota. Sarri decide di cambiare le carte in tavola e toglie Basic e Cataldi per inserire Vecino e Luis Alberto. Proprio lo spagnolo ha la palla buona, ma non calcia e il rimpallo finisce tra le mani del portiere di casa. Kean sfiora la tripletta, ma stavolta Provedel è attento. Al 63’ è Pedro a entrare in area, ma la conclusione è troppo debole. Altri cambi per Sarri con Gila e Cancellieri al posto Hysaj e Romero per provare a vivacizzare la corsia destra. Provedel tiene a galla su Cuadrado, ma la Lazio è poco incisiva davanti. Sarri richiama anche un acciaccato Milinkovic per inserire Marcos Antonio. Pedro, l’ultimo ad arrendersi, si invola sulla sinistra e crossa ma Cancellieri ci crede poco e la palla si perde dall’altra parte. C’è tempo per il terzo gol di Milik su assist di Chiesa e per i miracoli di Szczeesny sui tiri di Vecino e Felipe Anderson dal limite. Lazio che chiude il 2022 al quarto posto superata dalla Juventus, un buon punto di ripartenza ma la partita di stasera doveva e poteva essere affrontata diversamente. 


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