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LAZIO STORY - 31 marzo 1974: quando Chinaglia nel derby mostrò l’indice verso la Sud

di Alessandro Vittori
Fonte: Alessandro Vittori - Lalaziosiamonoi.it

Il Sassuolo è ormai alle porte, ma nella testa dei tifosi laziali non può non esserci il derby in programma martedì prossimo. Il 2-0 dell’andata offre un vantaggio importante, ma la posta in palio non ammette distrazioni di alcun tipo. Esattamente 43 anni fa ci fu una dimostrazione incredibile di cosa significa il derby a Roma. La stagione era 1973-74, e dopo la partita d’andata di campionato decisa da un gol di Chinaglia la Lazio venne attesa al varco da una Roma vogliosa di vendetta.

ROMA-LAZIO – L’obiettivo del tifo giallorosso è Chinaglia che oltre ad aver deciso la stracittadina precedente, incarna l’immagine della lazialità. Già nel pre gara il numero 9 biancoceleste mostra, dal tunnel degli spogliatoi, il piede destro con cui nell’ultimo derby ha segnato il gol, scatenando una reazione rabbiosa del pubblico. La Roma sfrutta l’atmosfera di fuoco creato dall’Olimpico gremito in ogni ordine di posto e al 5’ passa subito in vantaggio. Spadoni, ricevuta la palla da Cordova, dal vertice destro fa partire un cross che assume una strana traiettoria verso l'incrocio dei pali sinistro: Pulici, forse in un eccesso di sicurezza, cerca di respingere il pallone ma finisce oltre la linea di porta. Dopo il gol si scatena un clima molto nervoso, con un primo tempo caratterizzato da continue interruzioni e risse tra i protagonisti in campo. Nella ripresa in campo c’è tutta un’altra Lazio e lo si capisce già dal calcio d’inizio quando Chinaglia scarta tutti gli avversari come birilli, calciando poi sull’esterno della rete. Soltanto un minuto più tardi sugli sviluppi di un tiro dello stesso Long John respinto da Spadoni, la palla finisce sui piedi di D’Amico che batte Conti riportando in parità la sfida. Altri 3 minuti e, dopo un palo di Cordova, Nanni viene atterrato in area da Morini, rigore. Si scatena il putiferio in campo, a causa di un’invasione l’arbitro è costretto ad interrompere la sfida, mentre Chinaglia saltella nell’area rivale nell’attesa di poter battere. Giorgio spiazza Conti e porta in vantaggio la Lazio, ma quello che succede subito dopo è qualcosa di storico: il centravanti mostra il suo indice verso la Sud, in un’immagine diventata simbolo di quella squadra e indimenticabile nella mente di tutti i laziali. La partita prosegue con occasioni da entrambe le parti, un palo giallorosso e due biancocelesti, miracoli dei portieri, ma il risultato non cambia. Al fischio finale, sugli spalti si scatenano dei tafferugli che interessano  anche tutta l’area circostante allo stadio. Chinaglia è costretto a rientrare negli spogliatoi scortato dagli scudi dei celerini, sotto un fitto lancio di oggetti: il suo ghigno beffardo verso la Sud vale più di mille parole, il vincitore è ancora una volta lui.


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