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LAZIO STORY - 17 febbraio 1974: quando la Lazio ne fece tre alla Juventus

di Claudio Cianci
Fonte: Claudio Cianci-Lalaziosiamonoi.it

La Lazio lunedì giocherà contro il Verona, i romani dovranno tornare a vincere per portare a casa i tre punti dopo cinque partite (fra campionato e coppe) senza vittorie. Inoltre, la prossima settimana, si giocherà il ritorno dei sedicesimi di Europa League contro la Steaua. Il 17 febbraio 1974 invece i capitolini sfidarono la Juventus.

LAZIO-JUVENTUS - Questa era la Lazio allenata da Tommaso Maestrelli. Lo scudetto sul petto al termine della stagione 1973-1974 la consegnò alla storia del calcio italiano e nella leggenda del tifo laziale. Il 17 febbraio sfidò la Juventus. I biancocelesti, dopo cinque minuti, passarono in vantaggio con Garlaschelli: il calciatore sfruttò un rimpallo giuntogli dalla difensa juventina e fece esplodere l’Olimpico. Dieci minuti dopo l’arbitro negò un evidente rigore a Chinaglia che venne atterrato da Morini in area ma le proteste dei calciatori, così come quelle del pubblico furono inutili. Al 20’ una bella triangolazione fra Nanni e Petrelli permise a quest’ultimo di sfiorare il gol di piatto. La rete del raddoppio arrivò al 27’: Chinaglia con una punizione rasoterra fulminò Zoff impedendogli l’intervento. I bianconeri provarono a reagire ma per vedere una conclusione ospite bisognò aspettare i minuti finali di tempo con Anastasi. La ripresa vide le emozioni salire con l’arbitro che concesse un rigore dubbio in favore dei torinesi. Calciatori laziali e pubblico protestarono. A battere il penalty andrò Cuccureddu, il tiro del calciatore fu centrale e Pulici riuscì a mandarlo in angolo. I romani reagirono con Chinaglia, che entrò in area sulla sinistra e provò ad incrociare il tiro, ma Zoff fu bravo e fermò tutto. Poi la Juventus beneficiò di un altro rigore per una trattenuta di Petrelli su Altafini. Questa volta Anastasi si presentò sul dischetto e non fallì. La Lazio reagì furiosamente, Chinaglia imbeccato da Inselvini entrò in area, superò e Zoff e calciò in rete, ma Salvadore sulla linea riuscì ad impedire il patatrac permettendo così a Zoff di neutralizzare il pericolo. Successivamente Chinaglia si conquistò un rigore facendosi fare fallo in area da Morini: la sua conclusione centrale superò Zoff e fissò il punteggio sul 3-1. L’ultimo brivido fu per la Lazio, con Oddi che salvò sulla linea il tiro di Anastasi. Infine il triplice fischio, con i romani che con questo successo salirono a +4 sulla Juve e poterono continuare a coltivare quel sogno chiamato scudetto.


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