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Lazio, Stendardo: "Romagnoli fortissimo, con Gila si completa". Sulla Champions...

di Andrea Castellano

L'ex difensore biancoceleste Guglielmo Stendardo è intervenuto ai microfoni di Radio Laziale per parlare della nuova Lazio di Baroni. Nello specifico si è espresso su alcuni singoli, tra cui Romagnoli, Gila e Casale, e sugli obiettivi in campionato per questa stagione. Ecco le sue parole: "La Lazio non mi sorprende, sta facendo ottime cose. Sono andati via giocatori importanti, ma ne sono arrivati di altrettanto interessanti. Nuno Tavares per esempio è incredibile. La squadra ha identità, Baroni sta dimostrando di essere un allenatore molto concreto. Ha diversi giocatori che fanno la differenza, come Pedro, Dia e Castellanos messi insieme. In difesa sono stati confermati dei giocatori che stanno facendo bene, i risultati fin qui sono il giusto riconoscimento per il lavoro che sta facendo il tecnico".

"La difesa? Non credo ci sia un'urgenza nei quattro centrali, a meno di infortuni. La Lazio ora ha un ottimo pacchetto arretrato, anche sugli esterni. Quando hai tanti giocatori il rischio è di creare confusione nello spogliatoio, la cosa migliore è di avere risorve valide, giuste e ben assortite. Romagnoli? Credo sia un giocatore fortissimo. Rispecchia un po' il centrale moderno, bravo nella pressione e a giocare con la palla tra i piedi. Lui e Gila si completano: lo spagnolo è più veloce e dinamico, il 13 invece è intelligente e ordinato, meno istintivo. Poi uno è mancino e uno è destro. È una coppia di primo livello. Casale? Fa parte del percorso di un calciatore. Lui ha fatto bene alla Lazio, poi si fanno delle scelte. Ci sono anche tanti alti e bassi nel corso della carriera, ha deciso di spostarsi a Bologna. È un giocatore che sta facendo la sua strada, credo abbia ancora margini di miglioramento.

"Champions? Tutto può succedere. La Lazio ha individualità importanti, anche a centrocampo. È una squadra che se continua così può soltanto migliorare. È stato importante fare il cambio tra il vecchio e il nuovo, non c'erano più motivazioni anche per un fattore di età. Ora invece questo spirito fa la differenza. Ostacoli? Sempre gli stessi. La continuità soprattutto. La Lazio è mancata in quello negli ultimi anni, si è un po' persa. Il salto di qualità lo farà nel momento in cui riuscirà a mantenere alto il livello di concentrazione, anche contro le squadre di seconda fascia. È normale che i tifosi si aspettino giocatori più forti, perché è una società importanti, storica ed è giusto sognare. Non è da sottovalutare poi il cambio di allenatori, da Sarri a Tudor fino a Baroni. Sono filosofie di gioco totalmente diverse".


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