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Lazio, Sarri: "Se dico quello che penso di Manganiello..."

di Martina Barnabei

Si ferma la Lazio. La Salernitana ha la meglio, sconfigge i biancocelesti all’Olimpico e gli strappa tre punti preziosissimi. Oltre il danno anche la beffa: Milinkovic salterà il derby per somma d’ammonizioni, era diffidato. Ai microfoni di Dazn, per commentare la partita, è intervenuto Maurizio Sarri: “Se è stata una Lazio diversa? No, lo è stata dopo il gol dell’ 1 a 1. Prima no. La partita l’abbiamo presa completamente in mano negli ultimi venti minuti del primo tempo e l’avevamo completamente in mano fino al gol dell’1 a 1 che ci ha colto impreparati, molto probabilmente avevamo dato la partita per vinta e c’è stata una reazione confusionaria che ci ha portato a perdere ordine e tutti i nostri equilibri. La partita è cambiata dopo la rete dell’1 a 1, non nella fase iniziale del secondo tempo. È chiaro che l’arbitraggio non ha contribuito a mantenere serena la partita, ma si deve avere la forza di andare contro tutti e tutto"

MILINKOVIC - “Non è che sia un cartellino generoso, non era neanche fallo. Milinkovic ha giocato la palla, non l’avversario e quindi è stato l’altro ad entrare in ritardo. Milinkovic non poteva fare altro che pestare il piede. Io uno che in fase di possesso gioca la palla non l’avevo mai visto ammonire, sono cinquant’anni che sono in giro per i terreni di gioco e non l’avevo mai visto. Adesso se ti dico cosa penso di questo episodio mi danno sei mesi di squalifica, lasciamo perdere. Derby? Ci penseremo, prima bisogna pensare a rimetterci a posto perché abbiamo preso un brutto colpo. Bisogna pensare a come riordinare le idee, se so già cosa fare? No. Dobbiamo prima andare in Olanda a strappare la qualificazione e poi penseremo al derby”

Al termine del match, Sarri è intervenuto anche ai microfoni di Lazio Style Channel: “Se ti dico quel che penso prendo sei mesi di squalifica, episodio sconcertante. Il pallone in possesso, l’avversario era in ritardo, mette il  piede sotto e non è Milinkovic che viene in ritardo. Quel che penso non te lo posso dire ma puoi immaginartelo. Penso sia lo stesso arbitro dello scorso anno che ammonì Zaccagni e anche lì ci voleva fantasia per dar simulazione. Anche alla ripresa siamo partiti bene, fino all’1-1 abbiamo fatto una buona partita, squadra talmente padrona della partita che non pensavamo a prendere gol.  Questo ha fatto in modo che la reazione del 2-1 non è stata da squadra vera, abbiamo reagito di impulso e nervosismo perdendo tutti gli equilibri. Fino a quel momento avevamo fatto una partita di buon livello. Questo purtroppo è il calcio attuale, bisogna farci i conti con queste partite ravvicinate. Abbiamo preso una brutta botta dobbiamo rialzare la testa e capire perché abbiamo avuto una reazione mentale così scomposta, c’era tutto il tempo per rimetterla apposto e ripartire a testa bassa. Dopo il gol del 2-1 ci siamo scomposti. Scelta? Tornassi indietro lo farei giocare dall’inizio tanto più cerchi di gestirla più vengono questi casini"


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