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Lazio, Rebecca Corsi: "Sarri ci ha cambiato la storia. Vi spiego il modello Empoli"

di Lalaziosiamonoi Redazione
Fonte: Chiara Scatena

Nella settimana di Lazio-Empoli è intervenuta a Radiosei la vice presidente della società toscana, Rebecca Corsi, che ha fatto il punto sulla situazione e gestione del club con un riferimenti anche a Maurizio Sarri, ex allenatore di entrambe le squadre. Queste le sue parole:

"Mio padre Fabrizio ha avuto delle grandi intuizioni, ha fondato una filosofia che punta sui giovani e sulle persone. Ne ha scelti tanti che hanno davvero contribuito a creare un modello solido e di crescita. Lui vive di calcio, ama questo sport, dice sempre che il calcio è la sua prima moglie. E’ molto competente dal punto di vista tecnico, i grandi direttori che abbiamo avuto lo hanno sempre affiancato bene. Ha avuto anche la fortuna di incontrare le persone giuste al momento giusto, si diverte ad individuare nuovi talenti futuri nel nostro settore giovanile. E’ la sua passione".

"La figura dell’osservatore è fondamentale. Si può procedere con algoritmi e tecnologia, ma poi solo guardando giocare un ragazzo dal vivo si capiscono tante cose. Abbiamo una copertura abbastanza omogenea, soprattutto in Toscana. Abbiamo anche delle affiliazioni, una di queste a Roma di cui siamo molto orgogliosi".

SARRI - "Ha cambiato la storia dell’Empoli. Se oggi il nostro club è a questi livelli è anche suo merito. Fu vicino all’esonero, poi una gara ha cambiato le sue sorti e le nostre. Fu la gara con il Lanciano, eravamo reduce con due punti in nove gare. Era vivere o morire, vincemmo una grande partita che diede il via ad una grande cavalcata. Poi lo salutammo anni dopo in A quando andò a Napoli per ottenere altre glorie. Con lui siamo in continuo contatto, spesso viene anche a vedere l’Empoli".

CHAMPIONS - "Ad oggi ci sono tanti ragazzi che giocano in Champions o comunque a grandi livelli che sono passati da noi. Penso a Di Lorenzo, Hysaj, Aslani, Vicario, Paredes, Vecino, Bennacer per non parlare dei Di Natale, Spalletti, Maccarone e tutti quelli del passato. Vendere anche Tavano al Valencia fu una soddisfazione”.


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