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Lazio, Pulcini: “Protocollo? Ridicola quarantena per la squadra con solo un positivo”

di Leonardo Giovannetti

Si continua a lavorare per preservare la regolarità del campionato. Ai microfoni di Calcionews24 è intervenuto il responsabile sanitario della Lazio Pulcini: "Modifiche al protocollo? Ce n’è un’altra da fare. Nell’antidoping c’è un controllo della VADA che mandano delle persone per fare i controlli e sono loro che danno la possibilità di un contro-controllo in caso di positività. Altrettanto bisognerebbe fare, cioè un terzo soggetto indipendente valido per tutte le squadre d’Italia che fa i controlli allo stesso modo per tutti. In modo che siamo più tutelati e quelli positivi che vengono da me li posso controllare per bene. Quando io vengo a contatto con un positivo e sono positivo asintomatico ma non ho niente, che danno mi ha fatto? Nulla, anzi è stato un bene perchè diventa immunità di gregge".

QUARANTENA - "Non sono d'accordo sul mandare l'intero gruppo squadra in quarantena se c'è un solo positivo. Fin dall’inizio lo sostengo, è assolutamente ridicolo. Io rispetto le leggi italiane ma rispetto anche il codice deontologico dell’ordine dei medici. Io non posso curare contro la propria volontà un malato. Mi deve dare il suo consenso. Allo stesso modo non posso considerare un malato un soggetto sano, solo perchè ha il tampone positivo? Ma siamo matti? Il tampone non è infallibile".


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