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Lazio Primavera, D'Agostini: "Assomiglio a Castellanos. Ora non pensiamo al derby..."

di Lalaziosiamonoi Redazione
Fonte: Andrea Castellano - Lalaziosiamonoi.it

In diretta a Lazio Style Channel, è intervenuto Lorenzo D'Agostini, attaccante della Lazio Primavera di Sanderra. Ha parlato, in particolare, del suo arrivo in Italia e della sua prima stagione in biancoceleste. Ecco le sue parole: “Questi primi mesi sono stati meravigliosi, è bello tutto qui a Formello. I compagni sono troppo forti e simpatici. Abbiamo una bella famiglia, sto molto bene. I primi due mesi era difficile, visto che sono lontano da casa e ci sono 6 ore di differenza, non posso chiamare sempre mia madre e mia amici. Per fortuna sto con mio fratello che mi ha aiutato a stare meglio".

“Io ho iniziato a giocare a Miami, sono cresciuto lì tutta la mia vita. I miei genitori sono italiani e venezuelani. Sono stato 17 anni a Miami e poi sono venuto qui. Quasi tutte le estati sono in Italia perché ho parenti che abitano in Sicilia e a Cassino. Il mare in Sicilia è più bello che a Miami. Conoscevo la Lazio perché ho visto i video di Crespo, Nesta, ecc. Le prime partite che ho visto della Lazio ci giocavano Candreva, Parolo, e anche Klose".

"Non ho sempre fatto l’attaccante, ho fatto tutte le posizioni tranne il difensore. Ho iniziato come esterno sinistro, poi come mezzala, playmaker e trequartista. Tre anni fa il mio allenatore mi ha messo come punta centrale. Da piccolo ero basso, ora sono cresciuto. Con il fisico che ho posso fare la punta. Mi piace tanto. La tattica qui in Italia è importantissima. A Miami non si usa molto. Qui si gioca di squadra, su come posizionarti. I primi mesi non sapevo niente. Ho guardato tutto quello che fanno e ho imparato. Mi piace guardare tutte le squadre di tutti i campionati, ma anche gli altri sport. Ho visto Sinner, a Miami ho giocato spesso a tennis. Con la mia famiglia e i miei amici andavamo sempre a vedere il Miami Open. Io sono qui con mio fratello, noi siamo molto diversi, anche se di carattere siamo un po’ simili. Gli altri ragazzi della squadra parlano troppo il dialetto romano, io non riesco ad impararlo. Il cibo in Italia a Roma e in Sicilia è buonissimo".

"Io ho seguito Benzema ai tempi del Real Madrid come idolo, mi piace la sua tecnica e il suo gioco per la squadra. Anche molto Fernando Torres, guardavo sempre gli highlights quando giocava nel Liverpool. Ho seguito anche il Kun Aguero. Io assomiglio più al Taty Castellanos perché ha giocato in MLS. L’ho incontrato già e abbiamo parlato anche in spagnolo".

"Mi aspettavo un inizio del genere, anche se non conoscevo bene la Primavera e le squadre. I primi mesi mi hanno spiegato tutto, mi hanno detto che dovevamo salvarci. Io vado in partita e gioco per vincere, non li capivo. Quando entriamo in campo non molliamo mai, siamo difficili da affrontare. Contro il Feyenoord in casa potevamo vincere. Noi abbiamo la qualità per giocare a questi livelli. Dobbiamo imparare da queste situazioni. Adesso la squadra vuole vincere tutte le partite. Dobbiamo stare concentrati, fino ad ora non abbiamo fatto nulla. Ancora ci sono troppe partite da giocare. Si fa presto ad andare giù in classifica, ora arriva la parte più difficile".

"Il derby in campionato è stato bellissimo, anche se ho sbagliato e ho parcheggiato la macchina in Curva Sud. Sono andato con la maglia della Lazio e ho rischiato. Il 22 dicembre c’è il derby Primavera e tutti mi hanno detto che è molto importante. Ora siamo tutti concentrati sulle prossime partite. Non pensiamo al derby che è tra un mese".

"Ascolto sempre la musica, mi carico con quella house, techno, rap o raeggeton. Qui tutti in squadra ascoltano il raeggeton. Non sentono il rap italiano. Gioco sempre con la playstation con i miei amici che sono a Miami. Ci gioco tutti i giorni, sono il più forte a FIFA, ma anche su Call of Duty e Fortnite. Ho battuto Gonzalez 5-0 (ride, ndr.). Mi piace anche leggere, gli sport estremi. A Miami ero tutti i giorni in spiaggia. A dicembre torno a casa per rivedere la mia famiglia che non la vedo tanto. Mi devo ricaricare".

"Sanderra mi sta aiutando dal punto di vista tattico, ora sto imparando. Mi ha insegnato tutti i movimenti senza palla e come riceverla nello spazio. In prima squadra il ritmo è più alto, è diverso dalla Primavera. Sono dei fuoriclasse".

"Obiettivi? Voglio essere felice in quello che faccio, come prima cosa. Quando mi piace una cosa, la devo fare con amore. Vorrei anche giocare in prima squadra, è un mio sogno. Anche magari un giorno giocare un Mondiale, sarebbe bello".


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