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Lazio-Porto, il ricordo di Oddo: "Atmosfera indimenticabile. Di Baroni penso che..."

di Chiara Scatena

RASSEGNA STAMPA - Lazio-Porto riporta a galla dolci ricordi dello scorso ventennio e La Gazzetta dello Sport ha contattato Massimo Oddo per parlarne;: "Mi ricorda la partita del 24 aprile 2003, il ritorno delle semifinali di Coppa Uefa. Era la Lazio di Roberto Mancini e all'andata avevamo perso per 4-1. Di quel giorno resta indimenticabile l'atmosfera dell'Olimpico, erano in 70mila. Il Porto di Mourinho seppe difendersi bene. Noi non sfruttammo un rigore con Lopez, finì 0-0 ma giocammo una gran partita, ci mancò solo il gol. Eravamo una bella squadra: in difesa davanti a Marchegiani insieme a me c'erano Fernando Counto, Mihajlovic e Cesar".

SULLA PARTITA - "Il Porto è esperto a livello internazionale e per tradizione ha sempre avuto giocatori di talento. E' cambiato l'allenatore, ma l'impronta è rimasta la stessa. La Lazio è attesa da una sfidsa di alto livello, in campo internazionale cambia tanto rispetto al campionato. Questa gara può contribuire a far crescere ancora la squadra di Baroni. In Coppa è sempre il collettivo a trainare tutto, seppur il singolo può fare la differenza. La Lazio sta attraversando un periodo felice con tanto entusiasmo, gli attaccanti sono in forma. In questa sfida Pedro può dare molto anche come esperienza". 

SU BARONI - "Gli allenatori italiani sono tra i migliori al mondo, anche se all'estero ci sono tecnici top come Guardiola. Noi sul piano tattico non siamo secondi a nessuno e ora sta cambiando anche la mentalità offensiva. Baroni sta dimostrando tutta la sua preparazione in una grande piazza. I risultati alla lunga dipendono dalla qualità del gruppo, ma ci sono giovani in grado di dare soddisfazioni. Sì, questa Lazio può continuare a far bene anche in Europa".


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