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Lazio, Pancaro: "Dal mio esordio capii la forza della squadra, Eriksson un maestro"

di Elena Bravetti
Fonte: Lalaziosiamonoi.it

In occasione del ventennale del secondo scudetto della Lazio, Giuseppe Pancaro ha ripercorso quei momenti a Casa Sky Sport: "Le emozioni ci sono sempre, ho la consapevolezza di essere stato davvero fortunato ad aver fatto parte di quella squadra. Se ci sentivamo forti? La sensazione che lo fossimo l’avevo avuto subito già al mio esordio, nel 1997 in Lazio-Napoli. Arrivavo dal Cagliari, lo sentii immediatamente. Capelli platinati: Non era prestabilito, decidemmo di farlo il giorno dopo. Faceva capire il nostro stato d’animo: per alcuni di noi era la prima vittoria importante. L’abbiamo manifestato così".

IL MAESTRO ERIKSSON - "Gol contro l'Inter? Il più importante fu quello all’Olimpico per la reazione dello stadio, eravamo sotto di due gol. Partita chiave, la squadra non ci stava a perdere. Eriksson? Nell’anno dello scudetto non c’è stato nessuno nel gruppo che non abbia dato un contributo fondamentale per la vittoria dello scudetto. Eriksson è stato un maestro nella gestione del gruppo, fece sentire tutti importanti. I compagni più forti con cui ho giocato? Nesta e Maldini in difesa, Veron e Pirlo a centrocampo. E davanti Vieri".

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