Lazio-Milan, l'analisi di Piscedda: la chiave della vittoria
Il giorno dopo la vittoria della Lazio contro il Milan, valsa l'accesso ai quarti di finale di Coppa Italia, Massimo Piscedda è intervenuto ai microfoni di Radio Laziale per analizzare la prestazione della squadra di Sarri contro quella di Allegri.
"Il secondo tempo c'è stata una partita a viso aperto e si poteva sbloccare solo con un episodio, come un calcio piazzato e così è stato. Devo dire che Zaccagni ha fatto un colpo di testa bellissimo, perché si è sfilato dalla difesa del Milan, poi si è elevato e ha fatto la torsione: una gesto tecnico molto difficile da fare per un calciatore. Quindi ha fatto veramente un bellissimo gol. Poi la Lazio l'ha mantenuta con tanto temperamento, tanta umiltà, è stata una bella partita".
I CAMBI - "Chi è entrato ha fatto bene, anche Noslin mi sembrava un po' più motivato, un po' più collegato, poi è entrato in un momento della partita in cui forse aveva un po' più spazio, quindi si è liberato anche mentalmente. Evidentemente Sarri gli ha dato più fiducia e lui l'ha ripagato sul campo, a me è piaciuto. Anche Dele-Bashiru e Tavares sono entrati bene. Complessivamente è stata una buona Lazio, su questo non c'è dubbio. Questa squadra ha un valore oggettivo come ho sempre detto. Quando si esprime con l'umiltà che aveva lo scorso anno, con il temperamento, secondo me ti dà queste soddisfazioni".
CHIAVE TATTICA - "A centrocampo la Lazio era più svelta, più veloce a capire le situazioni. Credo che anche nel secondo tempo, spostando centralmente Vecino, la costruzione era un po' più lenta. Invece Basic è un po' più veloce tatticamente e di pensiero, quindi forse nel secondo tempo c'è stato più equilibrio a centrocampo. Poi la Lazio si è difesa molto bene, Gila ogni tanto mette un po' paura perché si avventura, qualcuno gli deve ricordare che non è Sergio Ramos, perché se lui si limita a fare quello che sa è uno dei difensori più bravi che ci sono in Italia.Per quanto riguarda gli altri per me il miglior in campo è stato Romagnoli e basta".