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Lazio, Mauri: "Immobile non è per il gioco di Sarri. Derby? Meritato..."

di Andrea Castellano

Tanti temi toccati riguardo la Lazio da parte di Stefano Mauri. Dal derby vinto contro la Roma al ruolo di Ciro Immobile nell'undici di Sarri, fino ad arrivare allo Stadio Flaminio e alle mancanze della squadra. L'ex calciatore della Lazio ne ha parlato ai microfoni di TvPlay, spiegando il suo pensiero su questi aspetti. Di seguito le sue parole.

“Immobile? Deve essere gestito in maniera diversa, anche inserirlo nei venti minuti finali. Credo che ci sia un problema di gioco. Lui ha bisogno di calciatori che giochino per lui, così come accade nella Lazio. In Nazionale, invece, i centrocampisti giocano con un tocco in più o sono più egoisti. Immobile, paradossalmente, per Spalletti sarebbe ideale, ma deve stare bene fisicamente. Per il gioco di Sarri? Immobile non è il massimo, ma l’anno scorso ha fatto comunque tanti gol”.

“Il primo tempo del derby è stato brutto, poi la Lazio ha fatto meglio nel secondo tempo. La Roma ha creato davvero poco, se davvero nulla. Credo che sia meritata la vittoria della Lazio. Tranne Dybala, la Roma non ha nessun giocatore che salta l’uomo. La Lazio, invece, ha gli esterni che riescono a farlo. La squadra giallorossa dipende solo da Dybala e Lukaku. La Roma potrebbe cedere Pellegrini? Non credo che lo venda se non a determinate cifre. Mourinho? Sta facendo fatica, la Roma da più anno gioca male”.

“Stadio Flaminio? Forse c’è sia un problema di capienza che di viabilità. Lotito? Ha migliorato la Lazio nel corso degli anni. Non gli si può dire niente dal punto di vista societario, poi è ovvio che il tifoso voglia sempre qualcosa in più. Ma Lotito ha dimostrato prima di guardare i conti e poi migliorare la squadra. Anche quest’anno, almeno secondo me, questa Lazio è più forte di quella dell’anno scorso, pure senza Milinkovic-Savic”.

"Modo di comunicare di Sarri? Lui fa così perché cerca di raggiungere obiettivi irraggiungibili, ovvero cambiare il calendario e disputare meno partite. Lui dice che l’anno scorso è stato un miracolo per farsi prendere i giocatori dalla società. I giocatori? In molti non guardano neanche le conferenze stampa. La Lazio ha un’idea di gioco, ma fa fatica dalla trequarti su. Manca Milinkovic? Manca quel giocatore che si inserisce, come fa Vecino quando gioca".


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