Lazio, Mago e Prof per superare l'esame d'Italiano: Sarri si gode la sua mediana
Fonte: MarcoValerio Bava-Lalaziosiamonoi.it
Riecco il Mago, è ricomparso a Firenze, s’era assentato per un po’, ha deciso di riapparire in tutto il suo bagaglio di seduzione calcistica. Luis Alberto ha lasciato i solchi sul campo del Franchi, ha messo tutto dentro la sua partita, ha abbinato qualità e sostanza, velocità di pensiero e di gambe, ha recuperato palloni nella propria metà campo, ribaltato il fronte con rapidità, servito palle geniali come quella per Pedro nel primo tempo. Mezzala totale. Finalmente. Sembrava il più in difficoltà tra i big, quello meno adatto ad assimilare i dettami di Sarri, partite come quella contro Udinese ed Empoli avevano lasciato il segno, sette gol subiti in casa, equilibrio precario in mezzo al campo, l’idea sempre più forte che un centrocampo con Milinkovic e Luis Alberto fosse improponibile.
NUMERI - Sarri, però, tra realismo e convinzione garantiva che prima o poi “quelli bravi avrebbero giocato insieme”. Si trattava di trovare equilibri di squadra, compattezza e distanze. La Lazio sembra aver imboccato la strada giusta, la prova sono i quattro clean sheet consecutivi, tutti con il Mago in campo da titolare. La sensazione è che Sarri continuerà a battere questa strada, a consolidare la crescita di Luis Alberto che non ha mai messo da parte, ma protetto in alcuni momenti in cui probabilmente sarebbe stato esposto alle tempeste di squadra, alle difficoltà dovute a un processo di cambiamento radicale. I numeri del match del Franchi parlano chiaro: Luis Alberto è stato il terzo biancoceleste per km percorsi (9,9), davanti a lui solo Milinkovic e Immobile. È stato il migliore per passaggi riusciti nella trequarti (9) e per passaggi chiave effettuati (3). Ha disputato 75’ di livello, può e deve ritrovare fiducia e convinzione. La Lazio ha dominato a centrocampo, ha vinto la partita in mezzo, dimostrando una netta superiorità sulla Fiorentina.
LEIVA - Di Luis Alberto s’è detto, di Milinkovic sembra superfluo parlare ancora, l’evidenza del calcio vale più di mille parole. E poi c’è Leiva, ritrovato contro l’Atalanta, lanciato titolare pure contro la Fiorentina. Due avversari ostici, che impongono ritmi alti, che pressano e danno poco respiro. Lucas s’è disimpegnato bene, Sarri l’aveva definito “in crescita”, l’ha premiato e l’ex Liverpool ha risposto presente. Ha giocato da professore del centrocampo, ha superato l'esame d'Italiano. Nel primo tempo ha garantito letture ed equilibrio, ha schermato le due mezzali che s’alzavano, si abbassava a ridosso dei centrali per dare protezione, ha dimostrato brillantezza fisica, i dati dicono che è stato il migliore della Lazio per velocità media in Run (11.06 km/h). Col Milan potrebbe toccare ancora una volta a questo terzetto di centrocampo, anche se Cataldi e Basic sperano in una chance. Il tour de force è appena iniziato, Sarri avrà bisogno di tutti. Soprattutto di un Mago e di un Professore a questi livelli.
Pubblicato il 7/02