.

Lazio, Lotito su Mancini: "Un nostro giocatore non lo avrebbe mai fatto". E sulla sanzione...

di Jessica Reatini

Continua a far discutere quanto fatto da Gianluca Mancini al termine del derby della Capitale. Il difensore giallorosso ha infatti sventolato una bandiera con i colori biancocelesti con sopra raffigurato un ratto, gesto per il quale è stato solo punito con un'ammenda dal Giudice Sportivo.

A dire la sua sulla questione il presidente Claudio Lotito a margine della presentazione di Euro 2024 a Villa Almone: "Il gesto fatto da Mancini non lo avrebbe mai fatto un giocatore della Lazio, il comportamento dei nostri giocatori è completamente diverso da quello delle altre squadre. Secondo voi, è una sanzione congrua? Rispetta i valori dello sport? Ognuno di noi è in grado di giudicare. Noi non possiamo che attenerci a quello che il giudice ha deciso, solo questo posso fare. Ognuno ha le proprie idee, che poi devono essere messe a terra. Noi ci fermiamo a ciò che ha deciso il giudice, ne prendiamo atto" ha concluso il patron.

STADIO - "Io faccio le cose che sono giuste fare. Lo stadio è sicuramente una di quelle cose che servono, ora mi sono dedicato totalmente al centro sportivo che ho trasformato, stiamo facendo altri sei campi più la chiesa, la scuola e un’altra foresteria. La Lazio non è un punto di partenza ma di arrivo, quando sono arrivato io scappavano tutti. Questo sto facendo".

TUDOR - "Se io ho preso Tudor è perché mi aspetto che possa dare una scossa e rimettere in condizioni alcuni giocatori di esprimere le loro potenzialità. Alcuni calciatori lo scorso anno hanno fatto delle prestazioni incredibili, quest'anno ne fanno altre. Mi dovrebbero spiegare perché. Molti ex giocatori della Lazio mi dicono che io vizio troppo i giocatori di oggi. Prendo atto che forse è proprio questo il problema. Se un giocatore lo scorso anno fa cose strabilianti e quest'anno ne fa altre non può essere la campagna acquisti il problema, perché noi abbiamo perso un giocatore che ha deciso di andare via, Milinkovic, ma abbiamo rafforzato la squadra. Le persone si misurano sui fatti. In campo non vado io, ma i calciatori. Io posso solo metterli in condizione di dare il massimo. E nel centro sportivo hanno tutto di quello di cui c'è bisogno per vivere in un ambiente che consente loro di fare il massimo".

FEDE - "Se ricordo quando in passato mi attribuirono una fede romanista? Una cosa totalmente falsa e destituita da ogni fondamento. Io sono laziale dall'età di 5 anni, non ho mai abiurato questa mia passione per la Lazio. Le cose dette sono totalmente false e lo possono testimoniare persone che hanno vissuto l'infanzia con me. Se il topo non l'ho digerito? No sapete, io mangio il pollo. I topi li mangi lei...(ride, ndr)".

Pubblicato il 10/04


Show Player
Altre notizie
PUBBLICITÀ