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Lazio, Least Squares spiega l'Indice di Liquidità: cifre e come superarlo

di Niccolò Di Leo

Intervenuto ai microfoni di Radio Laziale, Least Squares ha fatto il punto intorno alla situazione della Lazio relativa all'Indice di Liquidità, facendo un approfondimento su quest'indicatore, a cosa corrisponde, come si calcola e perché è indispensabile.

COS'E' - "L'Inidce di Liquidità, è uno dei 3 parametri introdotti dalla Figc nel 2015 (insieme all’indicatore di indebitamento, che corrisponde al rapporto tra redditi e ricavi; l’indicatore di costo del lavoro, che invece rapporta il costo della rosa ai ricavi), di questi solo l’IdL è quello vincolante. Nonostante se preso singolarmente sia quello meno adatto a descrivere la salute del club".

COSA MISURA? - "È una misura della capacità di far fronte ai pagamenti dei successivi dodici mesi, senza ricorrere a indebitamento".

COSA CALCOLA? - "Viene calcolato al 30 settembre per il mercato di gennaio, il 31 marzo per quello estivo. Si calcola con i dati bilancio e corrisponde al rapporto tra due grandezze:
-    Al numeratore: soldi in cassa più i crediti dei successivi dodici mesi; 
-    Al denominatore: i debiti in scadenza entro i dodici mesi, come la rata di un calciatore acquistato, ma anche i debiti tributari e previdenziali, che la Lazio si porta avanti dalla pandemia.
Se questo rapporto è sotto la soglia minima stabilita dalla Figc, che quest’anno è di 0.7, ma  il prossimo sarà di 0.8, scattano i vincoli al mercato, quindi bisogna rimediare per mezzo di due strade:
-    La proprietà può ripianare il deficit di liquidità con un aumento di capitale o con un versamento futuro di un aumento di capitale; 
-    Quest’anno, inoltre, c’è una novità: si possono utilizzare anche i crediti oltre i dodici mesi, i crediti con scadenza successiva al 30 settembre 2025 non sono conteggiati, quindi una società potrebbe farseli anticipare da un istituto di credito (per poi ripagarli con interessi). 
Una società non può mettere di tasca sua i soldi che servono per pagare l’ingaggio o il prestito di un calciatore: va ripianata la situazione relativa all'Indice di Liquidità. Se non si ripiana, vale la regola: entra quello che esce". 

COME FANNO I CLUB INDEBITATI? - "Se una squadra emette un bond da 300.000 milioni di euro con scadenza quinquennale, questo aumenta l’indicatore di liquidità, ma il denominatore resta invariato, perché i soldi scadono tra 5 anni e non entro i dodici mesi. Per questo i club indebitati riescono a evitare l’IdL, stimola l’impresa a fare indebitamenti a lungo termine". 

PERCHE' LA LAZIO NON LO FA? - "Bisogna fare due considerazioni: intanto bisogna avere dei crediti a scadenza successiva al 30 settembre 2025, che possono essere scontati, allo stesso tempo però questo non si può fare sempre, perché poi quei crediti che si riscattano, non sarebbero a disposizione nel bilancio successivo; l’indebitamento con bond a lungo termine è una questione di gestione della società, la Lazio ha una politica di basso indebitamento, per Lotito i debiti finanziari sono la morte nera e non vuole rischiare".

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