Lazio, la storia di Nikolina Radunovic: la bambina salvata da Mihajlovic
Lo scorso 13 luglio la vita di Nikolina Radunovic ha ricevuto una scossa, per la seconda volta in 23 anni. La prima risale al lontano 2001. La giovane ragazza montenegrina era solo una bambina, mentre Sinisa Mihajlovic – il comune denominatore di questa storia – militava ancora nella Lazio, il suo grande amore. Proprio a Roma giunge una lettera, destinata all'attuale tecnico del Bologna. Il mittente è un amico serbo della famiglia Radunovic, residente nello stesso paese dal quale proviene Sinisa. Nel messaggio è presente una richiesta d'aiuto: Nikolina è malata di una rara patologia cardiaca e i suoi genitori hanno bisogno di un grande sostegno economico per pagarle le cure. Se la sua famiglia non fosse riuscita a saldare le spese per un costoso intervento chirurgico, quella bambina di 5 anni sarebbe morta. Mihajlovic non ci ha pensato un secondo, ha coinvolto Roberto Mancini (leader dello spogliatoio), diversi compagni e la Lazio stessa, riuscendo a mettere insieme la somma e a pagare l'intervento alla piccola Nikolina.
UN EROE SILENZIOSO - “Miha non mi conosceva, non mi aveva mai visto e non mi ha mai visto nemmeno in seguito” - spiega la ragazza in un'intervista a Tuttosport - “Il mio futuro era segnato ma, evidentemente, Sinisa rimase colpito dal contenuto della lettera tanto da far scattare in lui la voglia di salvarmi, e riuscire nel miracolo”. Oggi Nikolina sta bene, deve effettuare dei controlli una volta ogni due anni ma la sua è una vita normale, come quella di tanti altri. È appassionata di basket, studia giurisprudenza e l'estate la passa con gli amici al mare. Durante una giornata di luglio come tutte le altre, però, la notizia che la sconvolge: Mihajlovic annuncia in conferenza stampa di avere la leucemia. “Perché proprio a una persona così buona? Perché al mio eroe? Vorrei abbracciarlo, ringraziarlo per quello che ha fatto e dirgli che ce la farà!”. Non si dà pace Nikolina, prega per l'ex biancoceleste tutti i giorni e crede che il bene fatto da Sinisa gli tornerà indietro, dandogli una mano in questa battaglia difficilissima. Lo scorso 13 luglio la sua vita è stata scossa di nuovo ma, come nel 2001, Mihajlovic proverà a riuscire nel miracolo.
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