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Lazio, l'ex Filisetti guarito dal Coronavirus: "Ora sto bene, ma ho perso tanti amici"

di Gabriele Candelori
Fonte: Lalaziosiamonoi.it

Se l’è vista brutta Daniele Filisetti. L’ex difensore nella Lazio negli anni ’80, tra gli eroi del meno nove, ha sconfitto il Coronavirus a sessant’anni. Questo il suo racconto a Lazio Style Radio 89.3 da Nembro, uno dei luoghi più colpiti nella provincia di Bergamo: “Adesso sto bene, sono tornato negativo dopo aver fatto tutto l’iter. Grazie al cielo mia moglie è una ricercatrice, nel momento in cui è successo era tutto già pronto per le cure. Sono stato quindici giorni con la bombola dell’ossigeno, mi hanno curato a casa e sono guarito. Per fortuna non sono dovuto andare in ospedale, ho pensato: ‘Se devo morire, muoio a casa”. Tanti non ce l’hanno fatta: “Ho perso amici, conoscenti, sono morte tantissime persone. Ogni due-tre minuti c’era un’ambulanza, è stata dura, sembrava inconcepibile. I numeri ora sono calati, credo ce ne abbiano detti anche la metà. Speriamo possa tornare tutto come prima”. Tanti i messaggi ricevuti: “Il calcio manca, è stata la cosa più bella che ho avuto. Mi hanno chiamato giocatori che non sentivo da trent’anni come Spinozzi, Vianello e Soldà. Mi ha fatto molto piacere, sono stati molto carini. Io non ho mai avuto problemi con nessuno, a quei tempi eravamo tutti amici. Vedo spesso Magnacavallo, è stato il mio testimone di nozze e andiamo molte volte a cena insieme”. Oggi anche il calcio vuole ripartire: “Vediamo chi si prenderà la responsabilità, ci sono persone pagate per farlo. Capisco tutte le esigenze, ma non è calcio senza spettatori. Non sono né uno scienziato né un ministro dello sport, ma bisogna mettersi anche nei panni dei medici delle squadre”.

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