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Lazio, Kamada: "Pressione e fischi, ecco perché me ne sono andato..."

di Niccolò Di Leo

Daichi Kamada ha salutato la Lazio a parametro zero per trasferirsi in Inghilterra, al Crystal Palace. Un addio imprevisto, soprattutto dopo le ultime evoluzioni della trattativa per il rinnovo del contratto e che ha privato la rosa biancoceleste di un elemento in netta ripresa nella seconda parte di stagione. Intervenuto nel suo nuovo canale YouTube, il centrocampista ha parlato del suo periodo nella Capitale, soffermandosi sul tema della pressione delle responsabilità che sentiva sulle spalle:

 "Quando sono arrivato alla Lazio sentivo che tutti si aspettavano molto da me. Tutti sono appassionati di calcio in Italia ed è bellissimo. Ma per me è stato difficile soprattutto perché sono arrivato nella squadra dove giocava il centrocampista più forte della Seria A, Milinkovic-Savic. E io ho dovuto prendere il suo posto. Quindi tutti si aspettavano molto da me nelle partite, ma anche durante gli allenamenti. Sentivo che una mia prestazione normale non era sufficiente. Poi nella stagione precedente la Lazio era arrivata seconda in classifica. Ogni volta che perdevamo sentivamo tutti fischiare e mi hanno detto che qui in Premier League, invece, non succede. Se perdi ti sostengono". Poi aggiunge: ""Ho scelto la Premier League perché è il massimo per un calciatore. Preferisco fare un'esperienza in una squadra media di Premier senza coppe che andare a giocare le coppe altrove. Ho avuto le mie esperienze, ma la Premier è qualcosa che mi mancava per questo alla fine ho preso questa decisione".


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