.

Lazio, Fiore: "Baroni la scelta giusta, ma attenzione a porsi obietti troppo grandi!"

di Niccolò Di Leo

Intervenuto ai microfoni di Radio Laziale, l'ex centrocampista Stefano Fiore ha parlato della Lazio di Marco Baroni esaltando i singoli, la scelta di Marco Baroni in panchina e il cammino che la squadra sta facendo, ponendo però un freno sulle aspettative future dei biancocelesti.

FIORE ALLA LAZIO - "Il percorso che ho avuto sin da ragazzino mi ha aiutato molto, la cosa più paradossale è che ho giocato molto più in ruoli che non erano propriamente i miei. Forse anche per questo non sono stato brillantissimo nel primo anno a Roma, giocando esterno destro. Io ero bravo ad attaccare gli spazi da dietro, forse il mio ruolo migliore era mezz'ala. Io con Sarri? Mi sarebbe piaciuto lavorare con lui, non abbiamo la controprova, ma penso di sì".

ROVELLA - "L'anno scorso sono rimasto stupito che non sia riuscito a esprimersi, forse per i troppi problemi muscolari. Quando è arrivato alla Lazio ho pensato subito fosse un acquisto azzeccato, era tra i giovani che mi piacevano di più. Ora è in grande crescita e si è meritato la convocazione in Nazionale. Forse in un centrocampo a tre renderebbe anche di più, ma ha uno spirito incredibile, grande generosità, umiltà e applicazione, credo che si stia esaltando per il suo dinamismo, è un moto perpetuo, detta il tempo delle aggressioni e sa chiudere bene gli spazi. Per trovare il pelo nell'uomo, mi piacerebbe vederlo più efficace nell'altra metà campo, ma oggi con questo modulo è indispensabile in quello che sta facendo". 

BARONI - "Io ho sempre avuto fiducia in Baroni, mi è sempre piaciuta la scelta, la sua chance se l'è guadagnata con imprese clamorose. In quelle salvezze (Lecce e Verona, ndr) aveva dimostrato di saper formare grandi gruppi e di valorizzare il materiale a disposizione, non sempre eccellente. Non mi aspettavo probabilmente un impatto del genere, ma lo ritenevo bravo e giusto per questo tipo di Lazio. E' vero che in campo vanno i giocatori, ma l'allenatore è bravo in altri aspetti e lui è bravo in questi. Dopo Udine la Lazio ha sempre fatto prestazioni superlative. Chi entra dalla panchina entra sempre con il piglio giusto, ha creato grande spirito". 

CONFERMARSI IN ALTA CLASSIFICA - "Non porsi limiti è bello, ma bisogna vivere giorno per giorno. Pensare a un obiettivo importante potrebbe essere un boomerang clamoroso, alla lunga i valori vengono fuori e secondo me ci sono cinque o sei squadra che come rosa sono superiori, come rosa ed esperienza. La situazione attuale dice che ci sono molte concorrenti, compresa la Fiorentina, porsi un obiettivo porta più danni che vantaggi, situazione diversa è se lo dicono tra di loro nello spogliatoio". 

LA SORPRESA - "Tchaouna e Noslin sono quelli che potrebbero farci vedere qualcosa che non abbiamo visto, qualcosa lasciano intravedere. Un altro che può crescere è Isaksen, ma lui è un ragazzo molto emotivo. Se dovessero cominciare a far bene questi ci possiamo divertire. Dove mi gioco una pedina a gennaio? In mezzo al campo! La rosa mi sembra un po' corta lì, Vecino è un ottimo rincalzo, ma serve qualcuno che possa far rifiatare Rovella e Guendozi". 


Show Player
Altre notizie
PUBBLICITÀ