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Lazio, Delio Rossi e quel retroscena sul derby: "Arrivai in ritardo perché..."

di Martina Barnabei

Dal retroscena del derby a chi avrebbe voluto allenare di questa Lazio, passando per Tavares e Pellegrini. Di questo ha parlato ai microfoni di Radiosei l'ex allenatore biancoceleste Delio Rossi: "Pellegrini sta facendo bene, ma Tavares è determinante; non averlo per 2-3 gare diventa complicato, perdi punti. Per i calciatori la Nazionale è motivo di vanto, ma bisogna sempre vedere come tornano".

"Chi avrei voluto allenare dell’attuale Lazio? Pedro. Se vado indietro Milinkovic, Klose e Leiva. Con Pedro non avrebbe giocato Zarate. Ho avuto Pandev, Rocchi, Ledesma, Liverani, Peruzzi, Kolarov, Oddo, Lichtsteiner. Gila sicuramente se la giocava con questi, ma chi mi avrebbe fatto fare il salto di qualità sono quelli elencati".

"La Lazio se fa bene arriva quarta, se va male settima. Il discorso delle Coppe lo abbiamo già fatto: ora se la gioca con tutti, dobbiamo poi vedere come starà a marzo. Per adesso la vedo favorita per fare bene in campionato".

"Il derby che ricordo con più enfasi è quello del 3-2, con il gol di Behrami. Sicuramente non è il più bello, ma il più emozionante. Quello del 3-0 è più bello esteticamente, così come quello del 4-2. Il giovedì eravamo soliti fare una partitella con una squadra locale, quindi c’erano le porte aperte ai tifosi. I miei figli erano fuori e il giovedì prima del derby vinto 3-0 mia figlia scese a Roma da Milano. Dopo aver fatto compere con la mia famiglia, rimasi imbottigliato nel traffico e alle 17.45 ero ancora a qualche chilometro da Formello. Mi arrabbiai con tutta la mia famiglia e chiamai Manzini per informarlo del ritardo. Mi mandò due motociclisti per darmi la possibilità di arrivare al campo. Arrivo e nel frattempo il mio secondo mi chiedeva la formazione. Ero al campo con mezz’ora di ritardo, i tifosi pensavano ad una tattica pre-derby e così al derby successivo credevano che non arrivassi per la partitella del giovedì".

"La settimana del derby è la più facile, se hai la squadra con un minimo di sangue nelle vene, si prepara da sola la sfida. Tu devi fare il contrario: far divertire i giocatori per non farli arrivare scarichi alla stracittadina. Il problema è quando incontri una squadra inferiore". 

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