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Lazio, Calvarese stronca Di Bello: "Perde la testa, su Pellegrini due errori"

di Elena Bravetti
Fonte: Lalaziosiamonoi.it

Sbaglia tutto quello che c'è da sbagliare l'arbitro Di Bello, protagonista in negativo nella serata dell'Olimpico. C'è la sua firma sulla sconfitta della Lazio contro il Milan. Ne è convinto anche l'ex arbitro Gianpaolo Calvarese, che attraverso i suoi canali social ha analizzato tutti gli episodi del match. Queste le sue valutazioni.

CASTELLANOS-MAIGNAN - "Serata da dimenticare per Di Bello. Eppure era partito bene in Lazio-Milan: aveva giudicato in maniera corretta il primo scontro tra Maignan e Castellanos. Il portiere del Milan arriva per primo e solo dopo, avendo levato il possesso della palla, travolge il calciatore argentino".

ROSSO A PELLEGRINI - "Poi l'episodio che a mio giudizio ha fatto saltare il banco nella testa dell'arbitro di Brindisi: l'espulsione di Pellegrini. Ma andiamo per ordine: c'è uno scontro di gioco tra Bennacer e Castellanos. Tutti si fermano, o meglio, i calciatori della Lazio si fermano, l'arbitro Di Bello si pianta a centrocampo, sta per fischiare, porta il fischietto in bocca, vede Pulisic che prende la palla a Pellegrini allora lascia continuare. Ovviamente fischia il fallo perché la trattenuta c'è tutta ed estrae il secondo giallo. Però attenzione, sbaglia a mio giudizio a non interrompere il gioco per due motivi. Il primo è il suo body language (linguaggio del corpo, ndr.): si pianta, si vede che sta per fischiare, fa capire al mondo che il gioco sarebbe stato interrotto. E il secondo perché Castellanos effettivamente prende un colpo sul viso e addirittura perde sangue dalle labbra. E da qui in avanti infatti l'arbitro Di Bello a mio giudizio si disunisce completamente, estraendo altri due cartellini rossi e cartellini gialli a raffica".

ESPULSIONI MARUSIC E GUENDOUZI - "La secondo espulsione è per Marusic che protesta, in tv non si capisce in realtà cosa abbia detto, forse qualche parola di troppo. Protesta nei confronti dell'arbitro di Brindisi. Mentre è veramente campata in aria la terza espulsione, quella di Guenoduzi, perché il calciatore della Lazio viene trattenuto in maniera reiterata, prova a liberarsi, a divincolarsi, magari avrebbe meritato anche lui un giallo. Ma di sicuro non è una condotta violenta che può portare a un cartellino rosso. Male Di Bello, spero che si riprenda presto perché davvero è una serata da dimenticare".


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