Lazio - Atalanta, il precedente: quando Petkovic era a -3 dalla Juve prima
Fonte: Alessandro Menghi - Lalaziosiamonoi.it
LAZIO - ATALANTA, IL PRECEDENTE - Quanto vale la sfida con l’Atalanta la Lazio lo sa bene ed è per questo che davanti al proprio pubblico, all’Olimpico, deve vincere. Sono punti importanti per la corsa alla Champions League, pesano due volte tanto perché è uno scontro diretto. Tra i bergamaschi, tra l’altro, può emergere anche un senso di rivincita per la finale di Coppa Italia persa a maggio. Ma Lazio-Atalanta per i biancocelesti è anche una delle partite che riporta all’anno di un’altra storica finale di coppa, quella contro la Roma segnata da Lulic. A gennaio del 2013, quando un derby come ultimo atto ancora non era prevedibile, Petkovic affronta Colantuono (clicca qui per leggere la nostra esclusiva con Colantuono).
LA LAZIO NON SFONDA - È il 13 gennaio 2013, il 4-1-4-1 tanto caro al mister svizzero è il modulo scelto anche questa volta per superare il muro della Dea, pericolosa in attacco con la coppia Denis-Maxi Moralez e il supporto di Bonaventura a centrocampo. La Lazio ha in Klose l’unica punta e in Mauri, Candreva, Hernanes e Lulic le spine per pungere con gli inserimenti da dietro i nerazzurri. L’Atalanta corre sulle fasce, i terzini salgono e Maxi Moralez svaria su tutto il fronte offensivo creando caos nella Lazio. La prima mezzora di gioco è di studio, Brivio affonda un paio di volte sulla sinistra, Klose prova la fuga lanciato da Mauri ma è stoppato da Canini. Al 30’ si vede il primo tiro in porta, un destro da molto lontano di Hernanes che prima di spegnersi sul fondo rimbalza pericolosamente davanti a Consigli. La risposta degli ospiti è ancora un’iniziativa di Brivio, la sua conclusione è accompagnata fuori da Marchetti. Sembra che in campo non ci siano altri protagonisti, ancora Hernanes prova a scuotere i suoi con una volée dalla distanza che non impensierisce Consigli. Il primo tempo finisce 0-0.
FLOCCARI E BRIVIO, 2-0 - All’intervallo Petkovic studia le mosse per stappare una gara bloccata, parla con Cana e Floccari, sono loro i primi cambi per dare più muscoli ed energia, fuori Lulic e Candreva. Ritmi bassi anche nella ripresa, al solito è Hernanes a provarci al 60’ su calcio di punizione, Consigli para a terra. Sale d’intensità la Lazio: un minuto più tardi Floccari riceve da Mauri al limite, controllo per spostarsi il pallone sul sinistro e tiro deviato che per poco non beffa l’Atalanta sfiorando la traversa. Dal calcio d’angolo, svetta Cana e Denis in acrobazia compie un salvataggio miracoloso sulla linea di porta. C’è solo la squadra di Petkovic in campo, l’Atalanta non esce più e all’ennesimo tentativo si rompe l’equilibrio (67’): uno-due Ledesma-Radu, il romeno prende il fondo, cross forte e teso in area che Brivio involontariamente devia sulla traversa, sulla respinta Floccari è il più lesto di tutti a ribadire in gol. Proteste vibranti degli ospiti per un fallo di mano dell’attaccante biancoceleste poco prima della conclusione, in effetti evidente. L’arbitro non annulla e conserva l’1-0. Colantuono chiede una reazione ai suoi che non arriva, anzi è ancora la Lazio a spingere e cercare il raddoppio: il destro al volo di Konko esalta i riflessi di Consigli al 76’. Un giro d’orologio e arriva l’episodio che chiude ogni discorso: il lungo traversone di Mauri è incornato da Brivio nella propria porta in tuffo, nel disperato tentativo di liberare l’area. Sfortunato il difensore nerazzurro, protagonista in negativo su entrambi i gol della Lazio, che vince proseguendo la sua marcia con la Juve prima a soli 3 punti.
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