Lazio, Antonini svela: "Presi parte alla trattativa per Yilmaz: ecco perché saltò.."
La fede laziale Valerio Antonini è nota da tempo e lui non ha mai fatto nulla per nasconderla. Il presidente del Trapani, protagonista della straordinaria crescita della società siciliana, ha da tempo espresso la volontà un giorno di acquistare i biancocelesti e coronare il suo sogno. Intanto, se la gode da tifoso e intervenendo ai microfoni di Radiosei ha parlato della squadra di Baroni, raccontando anche un retroscena sulla nota trattativa tra la Lazio e Yilimaz, quando lui vestì i panni di intermediario:
TRAPANI - "Sono felice di aver portato avanti questo progetto e questi importanti investimenti a Trapani, stiamo avendo risultati molto importanti, anche nel basket. Abbiamo dato grande credibilità ad una piazza ambiziosa ed ora ci prepariamo anche a riqualificare le infrastrutture della città. Sono stato nominato cittadino onorario di Trapani, per me un grande onore e gratificazione".
YILMAZ-LAZIO - "Burak era il centravanti del Galatasaray, aveva segnato otto gol in Champions. Siccome il presidente Lotito sapeva dei miei rapporti con la Turchia, mi chiese di fare un passaggio per sondare. Anche la Fiorentina era interessata, era difficile comprarlo alle cifre proposte da Lotito, circa 8 milioni. Successivamente alzò l’offerta ad 11 milioni, offerta accettata dal club turco ma non dal giocatore ed il suo entourage, un po’ indispettiti dalle lungaggini della trattativa. Poi, lavorando in questo mondo, ho rivalutato alcune logiche di risparmio di Lotito. Siamo arrivati ad un punto di rottura, vanno riviste alcune strategie per aiutare i club anche in termini di diritti televisivi. E’ una battaglia continua, spuntano richieste incredibili da parte di più componenti. Per questo, come fa Lotito, gestisco io tutte le trattative".
L'AMICHEVOLE CON LA LAZIO - "L’amichevole che sono riuscito ad organizzare con la Lazio è stata una gioia ed un orgoglio. Per questo devo ringraziare il direttore Angelo Fabiani che sta facendo davvero cose eccezionali sul mercato. L’unica pecca è non aver portato Greenwood, con l’inglese sarebbe stata una Lazio da scudetto. Per il resto ha costruito una squadra importante con colpi di mercato molto intelligenti anche per il futuro del club. La Lazio è passata da un buon Ds come Tare ad un grande come Fabiani".
LA LAZIO DI BARONI - "La Lazio è molto forte, potrebbe migliorare sulle alternative in difesa, ma per il resto è abbastanza completa. Se, come il Napoli, non avesse dovuto fare l’Europa League, potrei sostenere già oggi":
IL FLAMINIO - "Oggi lo stadio di proprietà ed i suoi ricavi sono un fattore imprescindibile per programmare un futuro a medio-lungo termine. Chi ha un asset che valgono centinaia di milioni sei super garantito ed al riparo da indebitamenti. I due pilastri per una società sportiva sono gli impianti ed il settore giovanile. Il Flaminio è la storia della Lazio, la destinazione ideale per noi tifosi laziali, ma come cosa la vedo molto lunga. Le normative che andranno rispettate dal punto di vista urbanistici sono molteplici. Mi aspetto lungaggini di ogni tipo".