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Lazio, ancora Muriqi: "Felice al Maiorca. Clausola e futuro? Voglio solo..."

di Antoniomaria Pietoso

Vedat Muriqi è l'arma in più del Maiorca. L'attaccante ha deciso il match contro l'Atletico Madrid con la settima rete in Liga. Il kosovaro ha rilasciato una lunga intervista in uno spagnolo pressoché perfetto a Radioestadio in cui commenta la sua prestazione, il suo arrivo al club e anche il suo futuro dopo le sue dichiarazioni a Relevo. Ecco le sue parole: "Non mi sento un idolo qui perché sono qui da sette mesi, ho giocato 30 partite con il Maiorca. Non sono ancora all'altezza di gente come Eto'o. Spero di continuare qui e di fare bene e di diventare un vero idolo. Dico sempre che la miglior decisione della mia vita è stata quella di venir a giocare qui. Mi amano tutti, i tifosi sono speciali e abbiamo un legame speciale. La gente mi ama e io faccio lo stesso. Io e la mia famiglia siamo felicissimi così".

IL PASSAGGIO AL MAIORCA - "C'era un diritto di riscatto, ma a cifre troppo alte. Il Maiorca non poteva pagare così tanto, ma era disposto a trattare se avessero abbassato le pretese. La Lazio ha detto di no perché ha ricevuto offerte più alte tra cui quella del Bruges che mi voleva lì. Poi non so cosa sia successo durante le visite mediche perché mi hanno detto che non andavano bene. Poi mi ha chiamato Ortiz per dirmi che sapeva che io stavo bene e che non avevo niente di sbagliato. Dopo quello che è successo la Lazio ha dovuto abbassare le pretese per forza. Il Maiorca è tornato alla carica su spinta dei tifosi e io oggi sono qui con questa maglia".

SULLA BRUTTEZZA E SULLA SUA VITA - "Aguirre dice che sono brutto? Il tecnico ha ragione. Sono molto brutto, non sono bello ma sono interessante. Mia moglie? Non credo ci veda bene (ride, ndr). Siamo cresciuti insieme, stiamo insieme da 8 anni. Ho il mio pubblico (ride, ndr). Ho fatto il cameriere per due anni quando avevo 13, 14 anni. Ho visto tante cose. Lavoravo in una grill house dove mi occupavo delle insalate. Ho vissuto la guerra e visto cose che nessun essere umano dovrebbe vedere".

SUL FUTURO - "Non so qual è la clausola rescissoria. Quando sono arrivato non ho parlato di denaro, hanno fatto tutto i miei procuratori. Non lo so se ho una clausola, ma anche se dovessero pagare non me ne voglio andare. Se qualcuno mi vuole deve parlare con Ortiz perché io rimango qui".


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