Inzaghi e quel record ora battuto da Messi: "E' durato 12 anni, per me è un orgoglio". Poi plaude la Lazio: "Stanno facendo un capolavoro, il terzo posto è alla portata"
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Poker al Marsiglia e tappeto rosso verso la storia. Era il 14 marzo del 2000 quando Simone Inzaghi segnò ben quattro reti nel 5-1 che i biancocelesti di Eriksson rifilarono ai francesi in un match del secondo girone di Champions League (allora la formula era diversa, c'erano due gironi prima di arrivare ai quarti di finale). Ieri Messi, segnando cinque reti contro il Bayer Leverkusen, ha infranto il record di Inzaghi e l'attuale allenatore degli Allievi della Lazio ha parlato di questo e non solo ai microfoni di Sky Sport. "Il mio primato è durato 12 anni e questo è motivo di orgoglio. Poi se penso che è stato Messi a batterlo...". La mente vola veloce a quella notte di marzo, a quel poker da stropiccarsi gli occhi. "Ricordo benissimo quella sera, era il mio primo anno alla Lazio e due mesi dopo vincemmo anche lo Scudetto. Quando fai cose del genere ci vuole tutto: abilità, fortuna e aiuto della squadra. Quella sera sbagliai anche un rigore e c'è un po' di rammarico, magari adesso Messi poteva avermi solo eguagliato". L'ex bomber del secondo scudetto, concede anche una battuta su quello che sta facendo l'attuale Lazio. "Reja e i giocatori stanno firmando un capolavoro. Sono terzi, nonostante abbiano passato un momento difficile. Si sono stretti tra loro, hanno fatto gruppo, hanno battuto Fiorentina e Roma, con un altro sfrozo si potrà raggiungere il miracolo del terzo posto".